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Cassetto fiscale arricchito con più dati per gli studi di settore

In concomitanza con l’arrivo di migliaia di comunicazioni di anomalie sui redditi dichiarati e sui dati presentati negli studi di settore dai contribuenti italiani, (vedi articolo) l’Agenzia delle Entrate annuncia con un comunicato stampa del 14 giugno, l’arricchimento dei dati a disposizione dei contribuenti nel cassetto fiscale.

Da ieri infatti è a disposizione di tutti i contribuenti soggetti agli studi di settore il prospetto riepilogativo del cassetto fiscale contenente le informazioni essenziali degli studi presentati in periodi d’imposta precedenti, con nuove annualità a disposizione dei contribuenti (dal 2010 al 2014).

Grazie ai dati presenti nel prospetto riepilogativo, il contribuente potrà consultare per il quinquennio 2010-2014 i principali dati dichiarativi relativi agli studi di settore applicati e quindi inviati anno per anno. Sarà possibile, quindi, verificare l’eventuale presenza di anomalie nei dati dichiarati, per esempio tra le “rimanenze finali” di un anno e le “esistenze iniziali” di quello successivo e, nel caso in cui vengano riscontrati errori o omissioni, regolarizzare la propria posizione.

L’obiettivo perseguito dal Fisco è quello di “introdurre – si legge nella nota – nuove e sempre più avanzate forme di comunicazione tra contribuente e Amministrazione finanziaria, anche in termini preventivi rispetto alle scadenze fiscali, in modo da semplificare gli adempimenti, stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari, favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili ed eventualmente regolarizzare le violazioni”.

La strategia di compliance adottata dal fisco negli ultimi anni, ha prodotto sicuramente dei risultati positivi in termini di maggiori entrate, in quanto ha indotto parecchi contribuenti distratti, ad aderire spontaneamente alla regolarizzazione proposta in ultima istanza dal fisco. Ci si aspetta una chiaro segnale anche da parte dell’agente della riscossione, che rappresenta ormai il vero ostacolo alla riscossione con modalità e costi che ormai vedono il contribuente moroso, in molti casi, in una condizione di impotenza difronte ad una serie di comportamenti che a volte penso siano fortemente limitativi della libertà personale.

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