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Evasione fiscale: un “regalo” a chi evade

L’articolo 4 della nuova delega fiscale, può essere letto come un regalo all’evasione fiscale. La nuova norma infatti prevederebbe delle nuove soglie che innalzerebbero i limiti che porterebbero ad un processo penale. Norma che ha creato non poche proteste in Parlamento e nell’Associazione italiana magistrati.

Vediamo nello specifico la nuova delega fiscale cosa dice in merito all’evasione fiscale. Si avrebbe processo per un ammontare superiore a 150 mila euro (la vecchia soglia prevedeva un limite di 50 mila euro) mentre il tetto degli elementi attivi sottratti all’imposizione passa a sua volta da due a tre milioni di euro. Ma l’elemento che ha scatenato le maggiori critiche è il terzo comma che cita: “non si tiene conto della non corretta classificazione, della valutazione di elementi attivi o passivi oggettivamente esistenti, rispetto ai quali i criteri concretamente applicati sono stati indicati nel bilancio o in altra documentazione rilevante ai fini fiscali”, ciò significa che sono esclusi da punibilità beni di cui si è proprietari.

Ultimo aspetto è quello che riguarda il seguente testo: “non danno luogo a fatti punibili le valutazioni che singolarmente considerate differiscono in misura inferiore al 10% da quella corrente”. È proprio questo il pomo della discordia che ha fatto infuriare l’ANM. Infatti la maggior parte dei processi (nella sola Lombardia percentuale che si aggira tra il 50% e l’80%) nascono da questo punto e quindi c’è il rischio di far saltare molti processi.

In Parlamento le proteste sono principalmente del M5S e della parte più a sinistra del PD.

Lotta all’evasione fiscale diceva Renzi…

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