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Nuovo regime forfettario 2016, come redigere la fattura?

La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto un nuovo regime forfettario, riservato alle persone fisiche esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo con ricavi o compensi non superiori a determinati limiti, differenziati in relazione all’attività esercitata (consulta la tabella qui). L’adesione al nuovo regime iguarda tutte le persone fisiche esercenti un’attività d’impresa o lavoro autonomo che rispettano i requisiti richiesti relativamente ai ricavi o compensi e alla “struttura minimale”.

Il nuovo regime forfettario presenta, in sintesi, le seguenti caratteristiche:
• esonero dalla tenuta delle scritture contabili, sia ai fini IVA che reddituali;
• non assoggettamento ad IVA delle operazioni attive e indetraibilità dell’IVA sugli acquisti;
• esonero dalle liquidazioni/versamenti periodici IVA, dalla dichiarazione annuale, dalla comunicazione clienti e fornitori e black-list;
• non assoggettamento a ritenuta alla fonte dei ricavi/compensi;
• non assunzione della qualifica di sostituto d’imposta (il soggetto forfetario non opera ritenute alla fonte);
• esclusione dall’IRAP;
• possibilità di sostenere spese per l’impiego di lavoratori non superiori a € 5.000 lordi annui;
• esclusione dall’applicazione degli studi di settore/parametri;
• reddito determinato forfettariamente attraverso l’applicazione di un coefficiente di redditività ai ricavi/compensi percepiti, con conseguente irrilevanza dei costi/spese;
• introduzione, limitatamente alle imprese, di un regime agevolato anche ai fini contributivi che prevede l’eliminazione del minimale contributivo;
• applicazione al reddito conseguito di un’imposta sostitutiva del 15%, da liquidare con le consuete regole stabilite per il versamento dell’IRPEF.

Molti si chiederanno: come va emessa la fattura per chi intende, con comportamento concludente, aderire a questo nuovo regime?
Ebbene, la fattura dovrà indicare ben 2 riferimenti normativi, riguardanti rispettivamente la non applicazione dell’iva e la non applicazione della ritenuta irpef.
Per quanto riguarda l’iva, il contribuente dovrà scrivere nella fattura la seguente dicitura: “Operazione senza applicazione dell’IVA ai sensi dell’articolo 1, comma 58, Legge n. 190/2014, regime forfettario.”
Per quanto riguarda la ritenuta d’acconto invece si dovrà riportare il seguente riferimento: “Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d’acconto come previsto dall’art. 1, comma 67, Legge n. 190/2014”.
Per l’assoggettamento o meno alla imposta di bollo sarebbe opportuno riportare la dicitura: “Imposta di bollo assolta sull’originale. ID xxxxxxxx” (solo se la fattura supera 77,47 euro).

Vedi anche  Lavoro accessorio, monitoraggio per i voucher

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