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Spotify e Zuckerberg: quando la famiglia è tutto

Si sa, i paesi scandinavi (vedi nostro articolo sulla riduzione delle ore lavorative in Svezia) si preoccupano molto della qualità della vita. Ed è proprio da questo ideale che nasce l’iniziativa di Spotify, il colosso della musica online svedese.

L’iniziativa di Spotify permetterà di poter usufruire di un congedo parentale della durata massima di sei mesi con uno stipendio del 100% per i dipendenti che hanno una famiglia. Sarà valido per tutti i dipendenti della società di tutto il mondo e potrà essere utilizzato fino al terzo anno di età del bambino (nato dal 2013 in poi).

Il congedo “Spotify” potrà essere continuativo oppure dilazionato e verrà, inoltre, introdotto un programma di “Welcome Back!” della durata di un mese con la possibilità di rientrare gradatamente in azienda lavorando da casa, part-time e con orari flessibili.

Katarina Berg, responsabile delle risorse umane Spotify nel presentare l’avvio del nuovo congedo parentale, ha dichiarato: “A Spotify, le persone sono i nostri asset più importanti. Il nostro team ci ha permesso di essere dove oggi ci troviamo e la nostra capacità di offrire il miglior servizio musicale al mondo sta nelle loro mani. Spotify sta crescendo velocemente e il nostro team cresce con noi sia a casa che al lavoro. Con questa idea, abbiamo introdotto oggi un nuovo e globale congedo parentale, sviluppato per aiutare i membri del nostro staff, ovunque si trovino nel mondo”.

Ecco il tweet di Spotify che annuncia l’iniziativa:

La scelta di Spotify arriva contemporaneamente alle dichiarazioni di Mister Facebook, Mark Zuckerberg, che sul social network, inutile specificare quale, ha pubblicato un post in cui comunica al mondo intero che dopo la nascita della sua prima figlia si prenderà due mesi di pausa e si dedicherà alla sua famiglia: “Io e Priscilla ci stiamo preparando per l’arrivo di nostra figlia. Stiamo scegliendo i nostri libri preferiti per bambini e i giocattoli”.

Ecco il post del profilo Facebook di Zuckerberg:

Priscilla and I are starting to get ready for our daughter's arrival. We've been picking out our favorite childhood…

Posted by Mark Zuckerberg on Venerdì 20 novembre 2015

La decisione di Zuckerberg rientra in un discorso innovativo e rivolto al benessere dei dipendenti di alcune delle più importanti aziende della Silicon Valley. Facebook, così come Google, Netflix e Microsoft, è infatti già un posto di lavoro dove i dipendenti genitori ricevono benefit. I dipendenti Facebook hanno infatti diritto fino a quattro mesi di maternità o paternità retribuita nel primo anno di vita del bambino. Google offre alle mamme 18 settimane retribuite mentre Microsoft concede 12 settimane e Netflix offre fino a un anno ma non retribuito (come riportato dal sito de La Stampa). È bene ricordare come negli USA non siano previsti congedi parentali retribuiti.

Vedi anche  "Sono giapponese": la Toyota prende in giro la Volkswagen

In Italia l’azienda che più si fa partecipe degli interessi dei suoi lavoratori è Luxottica che come già raccontato in un nostro precedente articolo (link) ha avviato politiche di tutela e welfare per i propri dipendenti.

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