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Tassa sullo zucchero: cos’è e quali cibi colpirà

Il Cancelliere britannico, George Osborne, sta introducendo una tassa sullo zucchero (Sugar tax) nell’industria delle bevande analcoliche per combattere l’obesità.

Nel bilancio, annunciato il 16 marzo 2016, Osborne ha detto parlamentari: “Fare la cosa giusta per la prossima generazione è proprio quello che questo governo e questo bilancio indicano. Non importa quanto sia difficile e quanto sia controversa, non si può avere un piano di lungo termine per il paese a meno che non si disponga di un piano a lungo termine per la cura della salute dei nostri figli”.

Come funzionerà?

La tassa sarà applicata alle aziende di bevande nell’arco di due anni, dando loro il tempo di cambiare ingredienti e ricette dei loro prodotti.
I produttori saranno tassati in base alla quantità delle bevande zuccherate prodotte o importate. Ci saranno due categorie di tassazione: una per il contenuto totale di zucchero sopra 5 g per 100 ml ed una seconda, di banda più elevata, per le bevande con più di 8 g per 100 ml.
Questo significa che una lattina standard Coca Cola – che in Uk costa circa 70 pence – sarebbe incisa dalla tassa per 8 pence, mentre una lattina di Sprite avrebbe un prelievo supplementare di 6 pence, quando l’imposta sullo zucchero verrà introdotta nel 2018. I succhi di frutta puri e bevande a base di latte non saranno incluse.

Tasse simili sono state introdotte in altri cinque paesi con alcuni metodi che hanno ridotto il consumo di bevande gassate fino a un quarto. Il Messico, che ha uno dei problemi di peso peggiori del mondo, con un terzo degli adulti obesi, ha introdotto una tassa di zucchero del 10 per cento sulle bevande zuccherate nel 2014. Un articolo pubblicato sul BMJ nel mese di gennaio ha trovato che le vendite di bevande gassate erano cadute del 12 per cento nel primo anno.
In Ungheria, l’introduzione di una tassa sulle società ha portato ad una riduzione del 40 per cento di prodotti zuccherini.

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La Gran Bretagna si unirà quindi ad una lista crescente di paesi con prelievi sul cibo malsano. In Norvegia ci sono imposte su cioccolato e dolci, mentre in Finlandia e Francia sulle bevande zuccherate. In Francia, tuttavia, il governo ha causato forte indignazione nel 2012, quando ha introdotto una tassa sullo zucchero di appena 1 pence per lattina.

Mangiare grandi quantità di zucchero può portare ad un aumento di peso e l’obesità, che a sua volta aumenta il rischio di condizioni di salute, tra cui il diabete di tipo 2 e malattie cardiache. “In particolare”, dice il NHS (sistema sanitario britannico) sul suo sito web, “bere un sacco di bevande zuccherate è stato collegato a un aumentato rischio di diabete di tipo 2”. L’obesità attualmente costa al NHS 5,1 miliardi di sterline all’anno ed è destinata ad aumentare a 9,7 miliardi di sterline entro il 2050, con costi più ampi per la società raggiungendo i 49,9 miliardi di sterline all’anno.
Un recente rapporto ha affermato che, con la tassa sullo zucchero, il SSN potrebbe risparmiare quasi 80.000 vite in una generazione sottraendo ai golosi i dolciumi, perché bambini ed adolescenti di oggi stanno consumando tre volte il livello raccomandato di zucchero (ed anche gli adulti se la passano quasi altrettanto male).

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