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Vendita farmaci online, il punto della situazione

Il mondo dell’e-commerce è ormai esploso nell’ultimo decennio, coinvolgendo un numero sempre più vasto di settori e aziende. La possibilità di vendere online rappresenta un grande vantaggio per le imprese che non solo possono raggiungere un target più ampio e distribuito, ma anche semplificare le operazioni di vendita e di conseguenza ridurre i loro costi. Grazie alla velocità e immediatezza della rete e alla maggiore partecipazione delle persone nell’esprimere la propria opinione sui prodotti e servizi che consumano, sempre più imprenditori hanno deciso di ripiegare verso queste nuove forme di collaborazione in cui il consumatore dialoga e prende parte attivamente al processo di acquisto.

La diffusione trasversale degli e-commerce nei diversi settori economici non poteva lasciare indifferente anche il settore farmaceutico che, attraverso la commercializzazione di prodotti per il benessere e la cura del corpo, si è guadagnato una grossa fetta di mercato che difficilmente avrebbe potuto raggiungere limitandosi alla sola vendita off-line.
Per aumentare la competitività in questa nuova e prospera nicchia di mercato molte farmacie anche di piccoli borghi d’Italia hanno deciso di unirsi, creando un’unica offerta sul web e rinunciando a farsi concorrenza anche online. E’ questo il caso di Farmateca, un progetto che nasce dalla passione di un gruppo di farmacie e parafarmacie associate le quali in seguito alla pressante richiesta espressa dalla loro vasta clientela, hanno deciso di investire nel commercio elettronico. La possibilità di offrire online il loro costante impegno per la salute e il benessere della persona, ha dato vita ad uno dei più grandi e concorrenziali assortimenti di prodotti cosmetici e parafarmaceutici in Italia.

Ma se per la vendita di prodotti beauty e di personale care non ci sono particolari restrizioni da rispettare, lo stesso non può dirsi quando si parla di farmaci online.
A causa dell’elevato rischio di acquistare prodotti contraffatti, l’Unione europea ha deciso di regolamentare tale commercio mediante la Direttiva 62/2011 (ripresa successivamente dal Decreto legislativo n.17 del 19 febbraio 2014), con cui ai singoli Stati europei è stata lasciata la decisione di vendere solo farmaci da banco o anche farmaci che necessitano di prescrizione medica. Una novità assoluta che, purtroppo, in Italia non ha ancora preso piede come nel resto dell’Europa.
Secondo una nota resa pubblica a metà giugno 2015 sul sito del Ministero della Salute, a regolare la vendita di farmaci su Internet sarà un logo identificativo nazionale, attraverso cui sarà possibile riconoscere le farmacie autorizzate alla vendita online di medicinali senza obbligo di prescrizione.

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“Tale logo, conforme alle indicazioni definite dall’Unione Europea, avrà la funzione di garantire che il venditore on line sia un soggetto che abbia già titolo a commerciare farmaci ai sensi della normativa vigente”

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Dunque non tutti potranno vendere farmaci online, ma solo le farmacie e gli esercizi commerciali che già possiedono apposita autorizzazione dalle autorità nazionali competenti.
Solo una volta ottenuta l’autorizzazione dalla Regione o dalla Provincia di riferimento, l’interessato potrà rivolgersi al Ministero per l’assegnazione del logo che attesta l’affidabilità del sito web utilizzato per la vendita online. Una disciplina che si è resa necessaria per tutelare la salute dei cittadini, in un mercato in cui il rischio di contraffazione è decisamente elevato.

A questo punto la domanda che sorge spontanea è: “Perché dovrei acquistare farmaci online se posso recarmi nella farmacia sotto casa?” Una domanda più che lecita che trova risposta in 3 semplici parole: velocità, comodità e prezzo.
L’e-commerce è una canale di vendita redditizio proprio per la velocità con cui può raggiungere tutti, indipendentemente dal posto in cui ci troviamo; ma anche un canale estremamente rapido nel portare a termine un processo d’acquisto. Basta una registrazione sul sito per selezionare ciò che si desidera, fare un confronto con altri prodotti simili e ricevere comodamente il prodotto scelto a casa.
Infine bisogna considerare anche il fattore “prezzi”, solitamente più bassi rispetto al canale fisico in quanto sono tagliati i costi di gestione e le relative spese sulle risorse umane coinvolte nel processo di vendita. L’ampio margine a disposizione consente infatti di abbattere i prezzi e di conseguenza garantire un ottimo investimento al cliente finale.

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Seppur conveniente, nel caso farmaceutico la questione di rivolgersi ad un canale online è naturalmente più delicata. Il rischio di acquistare un prodotto di cui non si conosce la provenienza, i principi attivi o eventuali contaminazioni mette in guardia molti utenti. Tuttavia in Italia, così come nel resto dell’Europa, non c’è da preoccuparsi perché grazie alle numerose normative che regolano la vendita dei farmaci su Internet e ai controlli serrati da parte dei Nas e dell’Aifa, il fenomeno della contraffazione è decisamente limitato.
Sicuramente sarà necessario continuare a sensibilizzare i consumatori sul rischio che corrono nell’acquistare farmaci online affidandosi a siti illegali, ma le misure di sicurezza e i progetti anticontraffazione in corso ci fanno ben sperare che presto anche questo settore potrà decollare sulla rete.

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