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L’Ancl diffida l’Inps per i continui disservizi

Si tratta, probabilmente, solo dell’ultima puntata in ordine cronologico della battaglia tra Consulenti del Lavoro e Inps di cui vi abbiamo già parlato (leggi) nelle scorse settimane, scatenata dalle dichiarazioni dalle dichiarazioni di Tito Boeri e proseguita con la durissima replica del presidente Marina Calderone a tutela della categoria. Adesso tocca all’Ancl, l’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro Sindacato Unitario, che ha deciso di intervenire a gamba tesa diffidando formalmente l’Inps: “Da moltissime sedi della nostra Associazione ci sono pervenute segnalazioni di continui e intollerabili periodi di malfunzionamento o di non funzionamento dei vostri servizi informatici che hanno materialmente impedito ai Consulenti del Lavoro nostri associati di ottenere servizi assolutamente essenziali per l’ordinario e ordinato svolgimento dell’attività di moltissimi loro clienti. Tali disservizi si sono verificati, in particolare, nelle giornate del 28 e 29 ottobre e hanno impedito ad esempio di ottenere il Durc on-line, il rilascio del codice aut. 4R per il regime de minimis per assunzione apprendisti, la registrazione e quindi l’attivazione di voucher inps, e tutti gli altri servizi telematici“.

Questa è la parte introduttiva di una lettera (leggi il testo completo) inviata, tra gli altri, anche al premier Matteo Renzi e al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. L’Ancl rincara poi la dose e “diffida formalmente l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, in persona del suo Presidente e Legale Rappresentante pro-tempore, ad adoperarsi affinché sia posto immediato rimedio ai difetti che provocano le interruzioni del servizio telematico e ad adoperarsi comunque per tenere esenti gli utenti dalle conseguenze negative di tali problematiche, riservandosi, in mancanza, qualora esse dovessero ulteriormente presentarsi, senza che codesto Istituto si adoperi neanche per risolvere i disagi provocati all’utenza, di denunciare tale comportamento alla competente Autorità Giudiziaria per l’accertamento di tutte le ipotesi di reato che la medesima vorrà ravvisarvi. La nostra Associazione tutelerà inoltre le ragioni di tutti i propri iscritti e dei loro clienti mettendo a disposizione il nostro Ufficio Legale anche per ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti“.

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Parole chiare e dirette quelle dell’Ancl, che conclude l’atto formale di diffida con una pesante stoccata nei confronti di Tito Boeri: “L’Ancl coglie comunque l’occasione per segnalare al Presidente INPS, prof. Tito Boeri, che simili situazioni smentiscono clamorosamente le sue recenti affermazioni pubbliche in ordine alla volontà dell’Istituto di ispirarsi a criteri di efficienza e trasparenza tali da ottimizzare il rapporto diretto con le aziende, rendendo addirittura superfluo il ruolo di ogni intermediario, compresi i Consulenti del Lavoro. Simili episodi, unitamente a tanti altri che non mancheremo di segnalare anche in futuro, rendono anzi evidente l’essenzialità del ruolo di intermediazione e di tutela che i Consulenti del Lavoro svolgono e (con buona pace del prof. Boeri) continueranno a svolgere in favore degli utenti dei servizi INPS“. Affermazioni molto dure che, ne siamo certi, incendieranno ulteriormente un dibattito già molto rovente.

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