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ASD, ecco la guida fiscale per non sbagliare

Mai più dilettanti allo sbaraglio. Può essere sintetizzata così la pubblicazione della guida “Associazioni Sportive Dilettantistiche: come fare per non sbagliare” pubblicata dalla Direzione Regionale del Piemonte, e disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate (link). Sessantaquattro pagine di utili chiarimenti, soprattutto di natura fiscale, per i tantissimi operatori che hanno a che fare quotidianamente con le ASD.

Per Stefano Gallo, assessore allo Sport e al tempo libero della Città di Torino, la guida alle ASD “è il segno tangibile della collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e vuole essere uno strumento di ausilio e supporto per coloro che gestiscono le società sportive dilettantistiche“. Paola Muratori, Direttrice Regionale dell’Agenzia delle Entrate piemontese, sottolinea invece che “la filosofia alla base di questa iniziativa è il nuovo concetto di fisco amico: il nostro compito è aiutare chi vuole essere in regola, ma rischia di commettere degli errori a causa della oggettiva complessità della materia fiscale“.

Ricordiamo che le ASD sono organizzazioni di più persone che decidono di associarsi stabilmente e si accordano per realizzare un interesse comune: la gestione di una o più attività sportive, senza scopo di lucro e per finalità di natura ideale, praticate in forma dilettantistica. La guida sulla fiscalità delle ASD assume ancor più rilevanza se consideriamo che, per la sua realizzazione, sono state utilizzate le problematiche, i dubbi e le indicazioni ricevute dalle associazioni stesse. Costituzione, gestione, finanziamenti, compensi, rimborsi, agevolazioni e adempimenti: in questo vademecum troverete quasi tutte le risposte alle vostre domande.

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