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Crisi Grecia, i possibili rischi per chi va in vacanza

In uno scenario economico molto confuso, non si sa bene cosa potrebbe accadere alla Grecia dopo il referendum della prossima settimana sull’uscita dall’euro. Molti si chiedono se e quando nel paese ellenico si tornerà alla dracma. La scadenza di domani, nei confronti del Fondo Monetario Internazionale, non è quella che potrebbe decretare la definitiva fuoriuscita del paese dalla moneta unica, ma quella di metà luglio, nei confronti della Bce, sopratutto dopo il risultato del referendum indetto da Tsipras per il 5 luglio potrebbe essere quella cruciale. 

Intanto il Ministero degli Esteri Tedesco ha raccomandato ai turisti di portare “sufficiente denaro contante” in Grecia e di mantenersi costantemente informati sulla evoluzione della situazione attraverso i canali istituzionali. Ma quali sono i rischi che un turista potrebbe correre recandosi in Grecia in questo periodo? Molteplici possono essere le situazioni che potrebbero creare difficoltà, tentiamo di riassumerne alcune.

  • Pagamenti con carta di credito non ammessi e difficoltà di prelievo di denaro contante: la chiusura delle banche per il così detto rischio del “bank run” potrebbe nelle prossime ore rendere difficoltoso il pagamento con carte di credito e bancomat o impossibile il prelievo del danaro contante oltre determinate soglie;
  • Rischio impennata dei prezzi:  si potrebbe innescare una sorta di speculazione sui prezzi, pertanto chi ha scelto la Grecia per la sua convenienza potrebbe spendere molto più di quanto preventivato;
  • Controllo dei capitali anche sui turisti: al momento il limite consentito dei contanti è di 10 Mila euro, ma se il governo, al fine di limitare la fuga di capitali, imponesse un tetto massimo all’esportazione di contanti inferiore alla soglia attuale valido anche per i turisti, si correrebbe il rischio di lasciare giù dall’aereo qualche euro.
  • Pagamenti: si potrebbero innescare problematiche legate ad un cambio forzato euro-dracma, e gli operatori potrebbero preferire il pagamento in contanti e in nero per evitare l’eventuale ulteriore salasso fiscale dovuto ad un tentativo estremo del governo di porre un freno ad una situazione sfuggita di mano.
  • Rischio cancellazioni o modifiche itinerario: dato lo scenario di incertezza che si delinea, sarebbe opportuno stipulare un’assicurazione di viaggio per tutelarsi da eventuali modifiche o cancellazioni impreviste.
  • Scelta del tour operator: sarebbe consigliabile sceglie un tour operator europeo e non strutture ricettive private o familiari dove ci potrebbero essere problematiche difficili da affrontare e risolvere.
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