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Fumo, nuove restrizioni per gli amanti delle “bionde”

Lunedì 12 ottobre 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che recepirà la Direttiva 2014/40/UE del Parlamento europeo sull’adeguamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri, relative alla lavorazione, presentazione e vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati.

In Italia, il fumo provoca circa 83 mila vittime l’anno mentre nel mondo si stima siano 6 milioni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito il fumo come “la più grande minaccia per la salute nella regione europea”. Nel nostro paese, sono 10 milioni i fumatori, e il 23,4% degli studenti dei primi anni delle superiori afferma di fumare. Sebbene la legge Sirchia del 2003, che ha vietato il fumo nei luoghi chiusi, abbia portato ad una discreta diminuzione del numero dei fumatori, c’è ancora molto da fare in Italia per dissuadere soprattutto i giovani all’assunzione di nicotina.

Una delle novità più importanti del decreto “anti-fumo” è quella delle immagini raffigurate sui pacchetti di sigarette recanti foto di persone ricoverate in ospedale e dei particolari di corpi malati accanto a scritte come “Il fumo del tabacco contiene oltre 70 sostanze cancerogene” e “il fumo uccide”. Dette immagini devono coprire il 65% del pacchetto, al contrario delle attuali frasi che ne occupano circa il 30/40 per cento.
Stretta anche sulle sigarette elettroniche, per le quali è vietata la vendita ai minori, e devono essere dotate di requisiti di sicurezza quali chiusure a prova di bambino. Nel foglietto delle istruzioni devono essere indicate controindicazioni e avvertenze, oltre ad informazioni sugli effetti nocivi e sulla capacità di indurre dipendenza e tossicità. Difatti, sulle confezioni sarà stampato la seguente avvertenza: “Prodotto contenente nicotina, sostanza che crea un’elevata dipendenza. Uso sconsigliato ai non fumatori”.

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Spariranno, inoltre, le confezioni da 10 sigarette, in quanto, per il costo ridotto, potrebbero essere più appetibili per i giovani. Per lo stesso motivo le confezioni di tabacco sfuso da arrotolare non possono pesare meno di 30 grammi. Infine, sarà vietato introdurre sul mercato sigarette, e tabacco da arrotolare, che contengano aromi come mentolo, vaniglia, spezie o additivi vari poiché tendono a dare l’impressione di essere meno dannosi.

Il nuovo decreto contro il fumo, prevede anche disposizioni dirette alla tutela dei minori: divieto di vendita ai minori di sigarette, sigarette elettroniche e contenitori di liquido di ricarica con presenza di nicotina; divieto di fumo in autoveicoli in presenza di minori e donne in gravidanza; divieto di fumare nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) pediatrici, e nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia.
 
E’ previsto anche l’inasprimento delle sanzioni per la vendita e somministrazione di prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e prodotti di nuova generazione ai minori: chi commercia deve fare molta attenzione all’età di chi ha davanti. È tenuto infatti a chiedere il documento di identità se ha dei dubbi sull’età dell’acquirente e se per caso vende a una persona con meno di 18 anni va incontro a una sanzione da 1.000 a 4.000 euro e alla sospensione di tre mesi della licenza. Quando la violazione è commessa più di una volta, oltre al raddoppio della sanzione amministrativa pecuniaria, è prevista la revoca della licenza all’esercizio dell’attività. Introdotte anche verifiche dei distributori automatici al momento dell’istallazione e, periodicamente, per il controllo del corretto funzionamento dei sistemi automatici di rilevamento dell’età dell’acquirente.

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Il decreto legislativo sul fumo diventerà legge entro la fine dell’anno.

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