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Google supera Apple e Facebook Exxon. La Silicon Valley al potere

C’era una volta la Old Economy. I grandi colossi petroliferi dominavano e la Silicon Valley ai vertici delle società per capitalizzazione di mercato era solo una chimera. Era appunto, ma oggi la situazione si è completamente ribaltata: complice la crisi del greggio e la relativa crisi dei colossi della Old Economy, la Silicon Valley è riuscita ad occupare le prime quattro posizioni e Google la vetta.

Google, Apple, Microsoft e Facebook. È questa la classifica delle prime quattro società al mondo per capitalizzazione di mercato con Alphabet, la holding a cui fa capo Google che ha superato la Apple con una capitalizzazione di 533,20 miliardi di dollari a fronte dei 532,72 della società di Cupertino (fonte Repubblica.it), e con la clamorosa avanzata di Facebook che riesce a superare la ExxonMobil e Berkshire Hathaway la holding guidata da Warren Buffet, il terzo uomo più ricco al mondo nel 2015 secondo la classifica di Forbes.

Il crollo dei colossi petroliferi come Exxon sono in crisi e la conferma arriva anche da Standard & Poor’s. L’agenzia di rating, con i prezzi del petrolio che affondano, ha tagliato la valutazione su Shell mettendo il rating sotto osservazione con relative implicazioni negative. L’analisi include anche una possibilità di downgrade per altri cinque colossi europei, tra cui c’è anche Eni (fonte Ansa.it).

Google, se da un lato ha conquistato la vetta, è però preoccupata dalla rapida avanzata di Facebook. Il social network guidato da Mark Zuckerberg infatti, sta conquistando sempre più ampie fette di mercato nel campo della pubblicità digitale mobile togliendo mercato al colosso di Mountain View. Ad oggi, secondo Ansa, Google ha il 33% dei ricavi dell’internet mobile a fronte del 17% di Facebook ma quest’ultimo ha mostrato una più rapida adattabilità nel mobile ed è proprio questo che preoccupa la grande G.

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La nota negativa della Silicon Valley è rappresentata da Yahoo. La società guidata da Marissa Mayer infatti, è pronta ad annunciare un taglio del 15% della forza lavoro e la chiusura di alcune divisioni. Una mossa per prendere tempo contro Starboard Value che ha criticato le scelte della Mayer. La società di consulenza e hedge fund azionista di Yahoo! ha infatti chiesto cambi al vertice e la vendita delle attività internet. Vedremo come si evolverà la situazione e se si arriverà anche ad una cessione di Yahoo con delle possibili trattative in essere. Per ora la Mayer resiste.

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