Vai al contenuto

Incentivi fiscali: Tax Credit per la riqualificazione delle strutture ricettive

Oggi prende il via la prima fase telematica della procedura online per poter fruire del Tax Credit, introdotto dal Decreto Cultura – e reso operativo dal DM 7 maggio 2015 – al fine di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva ed accrescere la competitività delle strutture turistiche.
L’incentivo consta in un credito di imposta del 30%, delle spese per la riqualificazione delle strutture ricettive sostenute tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2016, ripartito in 3 quote annuali di pari importo.

Per poter chiedere il riconoscimento del credito d’imposta, a partire dalle ore 10:00 di oggi, il legale rappresentante dell’impresa potrà registrarsi al Portale dei Procedimenti (www.procedimenti.beniculturali.gov.it) fino alle ore 16:00 del 9 ottobre 2015, per caricare l’istanza e l’attestazione di effettività delle spese sostenute.
La seconda fase, sempre online, sarà invece attiva dalle ore 10:00 del 12 ottobre 2015 alle ore 16:00 del 15 ottobre 2015, con la quale si potrà concludere il procedimento con l’invio telematico dell’istanza.

Per le spese sostenute negli anni successivi, le domande si presenteranno in Gennaio, con click day a inizio febbraio.

Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo verificherà i requisiti soggettivi (esistenza dell’impresa), oggettivi (legittimità dell’attestazione rilasciata dal soggetto autorizzato) e formali dichiarati nell’istanza, valuterà le domande in base all’ordine cronologico di presentazione e renderà noto l’elenco delle istanze ammesse nonchè l’ammontare delle risorse utilizzate e di quelle disponibili per l’anno successivo.

I beneficiari del credito d’imposta sono gli esercizi ricettivi singoli o aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari, esistenti alla data del 1° gennaio 2012 (e con almeno 7 camere), nonché, limitatamente al 10% delle risorse, gli agenti di viaggio e tour operator specializzati in incoming.

Vedi anche  Animali domestici in ufficio, un beneficio per le aziende

Per “esercizio ricettivo” si intende la struttura organizzata in forma imprenditoriale, riconducibile alle tipologie di strutture alberghiere ed extra-alberghiere quali alberghi, villaggi albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi, condhotel, marina resort, affittacamere, ostelli per la gioventù, case e appartamenti per vacanze, residence, case per ferie, bed and breakfast, rifugi montani, nonché le strutture individuate come tali da specifiche normative regionali.

Tra gli interventi agevolabili rientrano le spese sostenute per:
– interventi di ristrutturazione edilizia di cui all’articolo 3, comma 1, lettere b), c), d) del DPR n. 380/2001 (ovvero interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia in senso tecnico);
– interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (a titolo esemplificativo: porte, infissi esterni, terminali degli impianti, il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici tra cui i servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori, domotica);
– interventi di incremento dell’efficienza energetica.

Ulteriore categoria di spese ammissibili è quella relativa all’acquisto di mobili e arredi destinati esclusivamente alla struttura, quali, a mero d’esempio:
– acquisto, rifacimento e sostituzione di cucine o attrezzature professionali per la ristorazione;
– acquisto di mobili e di complementi d’arredo da interno e da esterno;
– acquisto di mobili fissi, tra cui arredi fissi per bagno, pareti e cabine doccia;
– arredi per la realizzazione di centri benessere;
– installazione di nuova pavimentazione, privilegiando materiali sostenibili.

Il tax credit può essere utilizzato unicamente in compensazione nel modello F24 e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta per il quale è stato concesso.

L’agevolazione introdotta, fino all’importo massimo di 200.000 euro nei tre anni d’imposta (nel rispetto dei limiti sui “de minimis”), non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali.

Vedi anche  Proroga 730: ufficiale al 23 luglio ma solo per Caf e professionisti abilitati

Argomenti Correlati