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Industria 4.0: tutti i punti chiave del piano del Governo

Con il termine Industria 4.0, Renzi e Carlo Calenda, il Ministro dello Sviluppo Economico, hanno voluto dare un segnale forte, parlando di quarta rivoluzione industriale che ha come obiettivo quello di portare un produzione quasi completamente basata su un utilizzo di macchine intelligente e connesse al web. Il Piano Nazionale “Industria 4.0” è stato presentato a Milano il 21 settembre e, come riportato dalla agenzia di stampa AGI, destinerà circa 13 miliardi di euro in sette anni tra il 2018 e il 2024 per la copertura degli investimenti privati sostenuti nel 2017. La misura prevede un aumento della spesa privata per un totale di 24 miliardi così ripartiti: 10 miliardi in innovazione nel 2017, circa 11,3 miliardi nel triennio 2017-2020 per ricerca e sviluppo e circa 2,6 miliardi dei finanziamenti privati soprattutto nel primo periodo tra il 2017 e il 2020.

Il Governo si è ispirato ai piani di Industria 4.0 già presenti in Francia, Germania e Stati Uniti. Il piano di I4.0 italiano conta di ottenere i seguenti benefici:
– Maggiore flessibilità attraverso la produzione di piccoli lotti ai costi della grande scala
– Maggiore velocità dal prototipo alla produzione in serie attraverso tecnologie innovative
– Maggiore produttività attraverso minori tempi di set-up, riduzione errori e fermi macchina
– Migliore qualità e minori scarti mediante sensori che monitorano la produzione in tempo reale
– Maggiore competitività del prodotto grazie a maggiori funzionalità derivanti dall’Internet delle cose

In questi punti sono riassunte le direttrici strategiche di intervento presentate dal Governo (clicca qui per vedere le slide sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico):

Direttrici chiave


Investimenti innovativi
• Incentivare gli investimenti privati su tecnologie e beni I4.0
• Aumentare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione
• Rafforzare la finanza a supporto di I4.0, VC e start-up.

Competenze
• Diffondere la cultura I4.0 attraverso Scuola Digitale e Alternanza Scuola Lavoro
• Sviluppare le competenze I4.0 attraverso percorsi Universitari e Istituti Tecnici Superiori dedicati
• Finanziare la ricerca I4.0 potenziando i Cluster e i dottorati
• Creare Competence Center e Digital Innovation Hub

Direttrici di accompagnamento


Infrastrutture abilitanti
• Assicurare adeguate infrastrutture di rete (Piano Banda Ultra Larga)
• Collaborare alla definizione di standard e criteri di interoperabilità IoT.

Strumenti pubblici di supporto
• Garantire gli investimenti privati
• Supportare i grandi investimenti innovativi
• Rafforzare e innovare il presidio di mercati internazionali
• Supportare lo scambio salario-produttività attraverso la contrattazione decentrata aziendale
• Sensibilizzare sull’importanza dell’I4.0 e creare la governance pubblico privata.

Ecco come invece verranno finanziate le due diverse direttrici di Industria 4.0


Gli incentivi fiscali di 13 miliardi di euro tra 2018-2024 non sono incentivi a bando prestabiliti ma incentivi fiscali “orizzontali” attivabili dalle imprese nel proprio bilancio.
Per quanto riguarda gli investimenti innovativi sarà previsto un incremento di 10 miliardi di investimenti privati che passeranno da 80 a 90 miliardi nel 2017, una spesa aggiuntiva privata in ricerca e sviluppo di 11,3 miliardi con un maggior focus sulle tecnologie I4.0 nel periodo e altri 2,6 miliardi in aggiunta agli investimenti privati early stage (il periodo iniziale in cui si affronta l’investimento) mobilitati tra il 2017 e il 2020.
Per le competenze: 200.000 studenti universitari e 3.000 manager specializzati su temi I4.0, +100% di studenti iscritti ad Istituti Tecnici Superiori su temi I4.0, circa 1.400 dottorati di ricerca con focus su I4.0 (vs. i circa 5.000 previsti nel PNR).
Infrastrutture abilitanti: 100% delle aziende italiane coperte a 30Mbps entro il 2020, 50% delle aziende italiane coperte a 100Mbps entro il 2020, 6 consorzi in ambito standard IoT presidiati in aggiunta ai tavoli istituzionali a partire dal 2017.
Strumenti pubblici di supporto: +0,9 Mld di euro per riforma e rifinanziamento per il 2017 del Fondo Centrale di Garanzia; +1 Mld di euro per i contratti di sviluppo focalizzati su investimenti I4.0; +0,1 Mld di euro per un forte investimento su catene digitali di vendita (Piano Made in Italy); Scambio salario – produttività tramite incremento RAL e limite massimo agevolabile.

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Agevolazioni previste per Iperammortamento e Superammortamento


– Iperammortamento: proposta di incremento dell’aliquota dal 140% al 250% per beni I4.0
– Superammortamento: affinamento e proroga della norma con aliquota al 140% per un anno ad eccezione dei veicoli e altri mezzi di trasporto che prevedono una maggiorazione ridotta al 120%
– Beni Strumentali: per garantire la massima attrattività della manovra, estensione dei termini per la consegna del bene al 30/06/18 previo ordine e acconto >20% entro il 31/12/17.

Agevolazioni per le spese in ricerca, sviluppo e innovazione


Credito d’imposta alla ricerca: incremento dell’aliquota su ricerca interna dal 25% al 50% e limiti credito massimo per contribuente da 5 a 20 milioni di euro.

Strumenti per la finanza di supporto


– Detrazioni fiscali al 30% per investimenti fino a 1 milione di euro in Pmi innovative
– Assorbimento perdite start-up da parte di società “sponsor”
– Pir – Detassazione capital gain su investimenti a medio/lungo termine
– Programma “acceleratori di impresa”: finanziamento della nascita di nuove imprese con combinazione di strumenti agevolativi e attori istituzionali (Cassa Depositi e Prestiti)
– Fondi dedicati all’industrializzazione di idee e brevetti innovativi
– Fondi Venture capital dedicati a start-up I4.0 in co-matching(Cdp e Invitalia).

Direttrici strategiche e di intervento


– Incentivare gli investimenti privati su tecnologie e beni I4.0
– Aumentare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione
– Rafforzare la finanza a supporto di I4.0, Venture capital e start-up.

Anche la formazione assume una rilevanza fondamentale per creare delle competenze su I4.0. Queste le misure adottate


– Implementazione Piano Nazionale Scuola Digitale
– Alternanza Scuola Lavoro focalizzata su percorsi che richiamino Industria 4.0
– Master, percorsi Universitari e Istituti Tecnici Superiori dedicati con partnership con player industriali e tecnologici
– Potenziamento dei Cluster e dei dottorati
– Creazione Competence Center e Digital Innovation Hub.

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Direttrici di accompagnamento per la formazione


– Banda ultra larga (100% aziende coperte a 30 Mbps e almeno 50% aziende coperte a 100 Mbps entro il 2020)
– Riforma e rifinanziamento del Fondo Centrale di Garanzia per il 2017
– Forti investimenti nel Made in Italy, catene digitali di vendita e supporto alle Pmi
– Contratti di Sviluppo
– Rafforzamento dello scambio salario-produttività.

Il piano Industria 4.0 coinvolgerà:
– La Presidenza del Consiglio
– 6 ministeri: Economia, Sviluppo economico, Istruzione, Lavoro, Politiche agricole, Ambiente
– I politecnici di: Bari, Milano e Torino oltre alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
– Centri di ricerca
– Cassa Depositi e Prestiti
– Confidustria
– Il mondo economico e imprenditoriale e le organizzazioni sindacali.

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