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Jobs Act, le novità per lavoratori e imprese

Il Consiglio dei Ministri ha approvato gli ultimi decreti attuativi del Jobs Act, due dei quali in via definitiva e quattro in via preliminare. Analizziamo brevemente le novità più importanti per lavoratori e imprese.

Collaborazioni
Spariscono le collaborazioni a progetto (Co.Co.Pro.) e i contratti non potranno più essere attivati (quelli già in essere potranno proseguire fino alla loro scadenza), mentre gli altri si trasformano in lavoro subordinato con l’obiettivo di espandere le tutele del lavoro subordinato e combattere il falso lavoro autonomo. Dal 1° gennaio 2016 scatterà un meccanismo di stabilizzazione dei collaboratori e dei lavoratori autonomi che hanno prestato attività lavorativa a favore dell’impresa.

Congedo parentale
È stato aumentato il tempo per fruire del congedo parentale facoltativo portandolo da 3 a 6 anni e da 8 a 12 anni di età del bambino rispettivamente per quello retribuito al 30% e per quello non retribuito, la cui durata resta di 6 mesi. Ridotto da 15 a 5 giorni il periodo di preavviso al datore di lavoro, prevista anche la possibilità di trasformare il congedo parentale in un part-time al 50%.

Mansioni
Per stabilire se a un lavoratore possano essere assegnate nuove mansioni, sarà sufficiente che siano riconducibili al precedente livello di appartenenza. In caso di «modifica degli assetti organizzativi aziendali che incide sulla posizione del lavoratore, il datore di lavoro potrà assegnare al dipendente mansioni riconducibili al livello di inquadramento contrattuale immediatamente inferiore, fermi restando il livello stesso e il relativo trattamento economico.

Assegno di disoccupazione
La durata della Naspi, il nuovo assegno di disoccupazione introdotto con il Jobs act, sarà di 24 mesi.

Cassa Integrazione
Avrà una durata di 24 mesi, sarà estesa agli apprendisti, non si potrà più utilizzare in caso di cessazione delle attività e si estenderà a tutte le imprese oltre i 5 dipendenti che finora ricorrevano alla cassa in deroga.

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Lavoro accessorio (voucher)
Viene elevato a 7.000 euro annui il tetto massimo dell’importo per il lavoratore.

Contratti a termine
In caso di superamento del tetto del 20% di utilizzo dei contratti a termine non ci sarà la trasformazione del rapporto a tempo indeterminato. Per l’azienda questo comporterà una sanzione amministrativa e non più una multa.

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