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Mediaset cresce, ma il titolo crolla in Borsa

Un venerdì altalenante e apparentemente incomprensibile quello vissuto ieri dal Gruppo Mediaset, il colosso televisivo privato italiano. In mattinata l’azienda ha diramato un entusiastico comunicato stampa sulla pay tv Mediaset Premium che, superando gli obiettivi prefissati dal budget trimestrale, ha raggiunto la ragguardevole cifra di 1.815.000 abbonati con un incremento netto di 112.000 unità. Nel pomeriggio, però, l’inaspettata doccia fredda con il titolo letteralmente sprofondato in Borsa: la perdita, alla fine, ha superato il 4% in una giornata, è opportuno precisarlo, sostanzialmente positiva per Piazza Affari.

Quali sono le ragioni di questa netta sfiducia degli investitori? L’ottimismo che filtrava da Cologno Monzese si è scontrato con la clamorosa delusione dei mercati che, evidentemente, attendevano ben altri numeri. Tutta colpa delle aspettative in parte tradite per la Champions League, la massima competizione calcistica europea per cui il gruppo guidato da Fedele Confalonieri ha sborsato ben 700 milioni di euro.

In conclusione, è più opportuno credere alla sfiducia della Borsa o allo sfacciato ottimismo del management di Mediaset? La verità, come spesso accade, è nel mezzo. I risultati delle sottoscrizioni all’offerta Mediaset Premium sono sicuramente inferiori alle reali previsioni ma, probabilmente, la reazione di Piazza Affari è stata più umorale che basata sui dati effettivi.

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