“La Banca Centrale Europea è intervenuta opportunamente per chiarire che la richiesta di informazioni inviata ad alcune banche italiane è stata inviata a molte altre banche dell’area euro ed è una prassi standard“. Così il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan ha commentato le informazioni rilasciate dalla BCE in merito alla notizia relativa a una richiesta di informazioni che ha contribuito alla volatilità del settore bancario sul mercato azionario. Il Ministro ha poi aggiunto: “Nessuna preoccupazione specifica per le banche italiane, quindi, ma soltanto uno studio per identificare best practice nella gestione dei crediti in sofferenza“.
L’intervento del Ministro Padoan si è reso necessario dopo dopo le indiscrezioni circolate in merito alla richiesta di dati sui crediti deteriorati inviate dalla BCE ad alcune banche italiane all’inizio dell’anno. A tal proposito è intervenuto anche il Direttore generale dell’ABI, Giovanni Sabatini, ricordando che già a novembre era stata data l’informazione circa la costituzione in seno all’SSM (Single Supervisory Mechanism) di una task force volta a studiare il tema dell’accumulo dei non performing loans (crediti per i quali la riscossione è incerta) nelle banche europee nell’ottica di individuare soluzioni migliorative per la loro ordinata gestione. Il SSM, lo ricordiamo, è il meccanismo di vigilanza unico rilasciato dalla Banca Centrale Europea per monitorare la stabilità finanziaria delle banche presenti nell’Eurozona. La richiesta rivolta a un campione di banche europee, tra cui anche alcune banche italiane, rientra nelle attività preliminari di tale task force e costituisce un esercizio ordinario di raccolta di informazioni (stock taking) su cui basare i lavori successivi. Non si tratta, pertanto, di una azione di vigilanza mirata all’adozione di misure specifiche nei confronti di alcune banche.
Padoan: “Nessuna preoccupazione su banche italiane”
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