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Principio di cassa: novità in arrivo

Sono già iniziate a circolare le prime indiscrezioni sulla Legge di Stabilità per il 2016 e sulle principali novità fiscali in merito al nuovo regime contabile per alcune tipologie di impresa: sembra possibile infatti, a condizione che siano reperite le risorse necessarie, l’introduzione di un nuovo principio di cassa per le ditte individuali e le società di persone in contabilità semplificata. In pratica, tali soggetti determineranno il reddito di impresa non più in base al principio di competenza, ma tenendo in considerazione i proventi e ricavi effettivamente incassati e le spese effettivamente sostenute.

Attualmente, il principio di cassa è applicato esclusivamente agli esercenti arti e professioni, mentre le imprese determinano il reddito tassabile con l’applicazione del principio di competenza. Pertanto, l’aspetto finanziario, cioè l’avvenuto incasso dei ricavi maturati e l’effettivo pagamento delle forniture di beni e servizi, è irrilevante ai fini della determinazione del reddito. Ne consegue che, se un’impresa ha fornito della merce ad un cliente, ovvero prestato un servizio, ed il relativo credito non è stato riscosso, il ricavo concorre obbligatoriamente alla determinazione del risultato dell’esercizio (l’utile o la perdita). Quindi, nel caso in cui la Legge di Stabilità del 2016 dovesse stabilire l’introduzione del nuovo regime in esame, l ricavi maturati, ma non ancora incassati, non concorreranno più alla determinazione dell’imponibile fiscale.

In base al nuovo criterio del principio di cassa, le ditte individuali e le società di persone in contabilità semplificata non saranno di fatto più obbligate alla rilevazione dei ratei, dei risconti, e delle fatture da emettere, da ricevere. Inoltre, tale criterio sarà in grado di rappresentare meglio la capacità contributiva dei soggetti passivi, in quanto saranno tenute in considerazione le perdite su crediti dato che, nell’ipotesi di mancato incasso di un ricavo relativo ad una specifica prestazione, questo non concorrerà alla determinazione dell’imponibile fiscale.

Vedi anche  Imprese italiane: record di investimenti stranieri nel 2015

Il D.P.R. n. 600/1973, con l’art. 19, ha stabilito per i professionisti (soggetti al principio di cassa) l’obbligo di istituzione del registro cronologico degli incassi e dei pagamenti, nel quale si evidenza la data effettiva dell’incasso dei compensi e del pagamento delle spese. Conseguentemente è possibile che detta disposizione si estenda anche alle imprese in contabilità semplificata, prevedendo l’obbligo di istituire un apposito registro al fine di indicare le date effettive di incasso e di pagamento. Tale indicazione risulterà fondamentale al fine di determinare correttamente l’imponibile fiscale.

In alternativa, il legislatore potrebbe prevedere un’integrazione dei registri obbligatori ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, sempre al fine di dare evidenza alle date di incasso o pagamento in modo da agevolare l’applicazione del principio di cassa per le imprese in contabilità semplificata. In tale ipotesi, i registri IVA assolverebbero anche una funzione ai fini delle imposte sui redditi.

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