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RED 2016: semplificazione (complicata) Online

La campagna Red *(redditi 2015) di quest’anno condotta dall’Inps, introduce un nuovo servizio online – a loro dire – “semplificato”.

La dichiarazione reddituale dei pensionati (RED) deve essere presentata ogni anno, entro il 15 settembre, per la richiesta delle pensioni INPS da parte di quei pensionati che percepiscono prestazioni previdenziali e assistenziali integrative collegate al reddito, per l’acquisizione dei redditi incidenti sulle prestazioni in godimento, in modo da permettere all’Istituto di accertare il diritto e l’esatto importo delle pensioni.

Quest’anno, tra le varie modalità di inoltro della dichiarazione, l’Inps indica anche quanto segue:
“I cittadini tenuti a rendere le dichiarazioni reddituali all’Istituto potranno comunicare i redditi rilevanti per le prestazioni collegate in godimento secondo una delle seguenti modalità:
• direttamente, accedendo ai Servizi on line del Cittadino con il Pin dispositivo, seguendo una nuova procedura guidata e facilitata, che mostra anche quali siano i redditi rilevanti per le prestazioni in godimento ed individua i familiari per cui occorre eventualmente presentare la dichiarazione reddituale;
[…omissis…]”

Sicché, già vediamo i 16,4 milioni di pensionati (dato Istat 2014) munirsi di Pin sulla piattaforma Online, seguendo il giusto percorso senza perdersi (home>servizi online>pin online>richiedi pin) i cui primi 8 caratteri vengono inviati tramite SMS, email (tutti i pensionati ne sono dotati? In caso affermativo, la sanno usare?) o PEC (questa sconosciuta per… TANTI) e i restanti 8 numeri verranno inviati con il canale tradizionale, la posta ordinaria.

Ma volendo evitare il problema della procedura Online, per l’invio telematico ad opera dello stesso contribuente, si può comunque comunicare i dati reddituali attraverso il Contact Center dell’Inps (numero 803164, gratuito da rete fissa, o il numero 06164164 da telefono cellulare) purchè si abbia il famigerato Pin. E tutto questo nell’ottica della semplificazione…loro, non certo per il cittadino che si trova sempre a sbattere il muso con procedure telematiche. Queste infatti arrecano molto spesso disagi notevoli mancando in Italia le cd. competenze digitali: infatti, il 37% dei cittadini italiani, un terzo della popolazione, non usa regolarmente internet e il 63% restante compie poche attività complesse online (fonte: Il sole 24 ore)

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Pertanto, al povero pensionato, non resteranno che le due alternative ancora per oggi percorribili:
recandosi direttamente presso strutture territoriali dell’Inps oppure avvalendosi dell’intermediazione dei Caf o degli altri soggetti abilitati convenzionati, ma scaricando preventivamente la Richiesta di Dichiarazione con la stringa da fornire all’intermediario convenzionato accedendo (sempre con il PIN di cui sopra) al servizio “Dichiarazione Reddituale tramite intermediari – Stampa Richiesta seguendo il percorso: Home>Servizi Online>Accedi ai servizi>Per tipologia di utente>Cittadino”.

Proseguendo con l’analisi della nuova procedura di dichiarazione on line, questa consiste in una “dichiarazione di conferma”, ovvero consente, al titolare della prestazione collegata al reddito (che oltre ad esser diventato un esperto informatico nel frattempo è anche diventato un esperto fiscale, ndr), di attestare anche il caso di situazione reddituale invariata rispetto all’anno precedente o di confermare l’avvenuta dichiarazione integrale all’Agenzia delle dei redditi rilevanti sulla prestazione.

Qualora questo cittadino non abbia integralmente dichiarato all’Amministrazione Finanziaria la situazione reddituale rilevante (propria e, se previsto, dei familiari) potrà quindi rendere la dichiarazione reddituale completa con una “modalità guidata“. In quest’ultimo caso, il pensionato (ormai “nerd”,ndr) potrà visualizzare l’elenco delle prestazioni in godimento e l’elenco preciso dei redditi che dovrà dichiarare all’Inps (probabilmente con un codice tributario al suo fianco al posto delle sacre scritture), indicando accanto a ciascuno il relativo importo.

I fortunati, cioè coloro che non devono imbattersi in tale procedura per l’invio del RED, sono i pensionati, residenti in Italia, beneficiari delle prestazioni collegate al reddito per le quali l’Istituto può richiedere le informazioni direttamente dall’Agenzia delle Entrate o da altre banche dati delle Pubbliche Amministrazioni. È questo il caso dei pensionati:
• che abbiano già dichiarato all’Agenzia delle Entrate (tramite Modello 730 o Unico) integralmente tutti i redditi (propri e, se previsto, dei familiari) che rilevano sulle prestazioni collegate al reddito in godimento;
• in mancanza di altri redditi oltre a quello da pensione (propri e, se previsto, dei familiari);
• la cui situazione reddituale (e, se previsto, quella dei loro familiari) è rimasta invariata rispetto a quella dichiarata l’anno precedente.

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Importante sottolineare che quest’anno la campagna RED relativa ai redditi 2014 si è conclusa il 31 marzo 2016. Nel caso in cui la dichiarazione reddituale obbligatoria non fosse presentata all’INPS entro i termini previsti, l’Istituto procederà all’applicazione della normativa vigente in materia di sospensione e revoca delle prestazioni collegate al reddito, come rappresentato nella circolare 195 del 30 novembre 2015.

*Il pensionato, titolare di prestazione collegata al reddito, ha per legge l’obbligo di dichiarare all’Inps i redditi propri o, qualora previsto dalla normativa, anche del coniuge o dei componenti del nucleo, rilevanti per la prestazione.
Considerato questo obbligo, espressamente previsto dalla legge, l’Istituto, a partire dalla campagna ordinaria RED 2015, per l’acquisizione dei redditi relativi all’anno 2014, non invierà più comunicazioni cartacee ai pensionati della gestione privata, residenti in Italia, per richiedere le dichiarazioni reddituali ai fini delle verifiche delle prestazioni collegate al reddito.

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