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San Marino: start-up con esenzioni fiscali fino a 5 anni

Chi ha detto che per far impresa occorre andar per forza via dall’”Italia”?
Attraverso un progetto promosso dalla Repubblica di San Marino e l’incubatore Techno Science Park (link), esiste quindi un posto in “Italia” dove alle start-up vengono garantite una serie di consistenti agevolazioni fiscali.

Il programma è stato progettato per accelerare lo sviluppo delle start-up attraverso una serie di risorse di sostegno alle imprese e servizi e offre alle imprese l’esenzione totale dalle imposte per cinque anni e la possibilità di versare il capitale sociale entro tre anni.

E – contrariamente a chi invece attiva politiche anti frontalieri – possono essere assunti anche lavoratori italiani, ai quali è concesso un permesso speciale di soggiorno.

Alessandro Giari, presidente dell’ente gestore del Techno Park, ha affermato che: “Una start up che fa innovazione e viene nel nostro parco può beneficiare di vantaggi che in Italia non trova, a partire dalla totale defiscalizzazione sul reddito e la possibilità di avere un rapporto diretto con le maggiori istituzioni del Paese, che è uno Stato sovrano” e ha quindi esposto le ambizioni del progetto: creare un hub internazionale“, che “non si fermi al territorio di San Marino ma a tutto il riminese e alla Marche, abbinando l’offerta di tecnologie della rete dei parchi alla convenienza economica che si può ricavare dall’insediamento a San Marino. Le tasse sono un aspetto ovvio. Ma non l’unico”.

Ma al di là del vantaggio fiscale, non di poco conto, altro punto di forza è quello di far parte di un network selezionato di enti di ricerca tra i migliori presenti in Italia, a partire dall’Università di Pisa e il polo tecnologico di Navacchio, attraverso un costante supporto economico-giuridico.

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L’incubatore è nato con la collaborazione dei comuni di Rimini, Pesaro e l’Apsti (Associazioni parchi scientifici e tecnologici italiani) e in pochi mesi ha già accolto 15 imprese, la maggior parte delle quali made in Italy.

Per accedere al parco, i candidati devono inoltrare un apposito modello predisposto dall’incubatore, insieme al progetto d’impresa ed al curriculum.

Se il progetto risponde ai requisiti, si inizia una fase di pre-incubazione che porta alla verifica finale di fattibilità economica, grado di innovazione e coerenza con le linee imprenditoriali del Parco.

Gli ammessi saranno avviati ad un ciclo quadriennale e introdotti a tutte le agevolazioni previste dell’incubatore, quali ad esempio: uno spazio di 600 metri quadri, 30 postazioni di lavoro, connessione full time e servizi che vanno dal tutoring, alla consulenza contabile, alla canalizzazione di una platea di investitori che include imprenditoria locale, venture capitalist e business angels internazionali.

Attraverso questo progetto – in relazione alle agevolazioni fiscali – le imprese di nuova generazione godranno per i primi sei anni di attività di un’aliquota pari all’8,5% sul reddito, a fronte di un prelievo ordinario previsto del 17%.

Un pacchetto quindi reso appetibile dalle normative “start up friendly” messe in atto dal governo sammarinese in quanto a questo vi è da aggiungere anche lo sgravio totale sulla tassa di licenza per i primi quattro anni, incentivi fino al 60% dello stipendio lordo per chi assume personale iscritto alle liste di mobilità ed altre agevolazioni fiscali sugli utili reinvestiti in innovazione.

Per rendere ulteriormente appetibili gli investimenti in start up da parte di business angels e venture capitalist, vi è da aggiungere anche che – per i periodi d’imposta 2014, 2015 e 2016 – sono previste numerose ed appetibili deduzioni dall’imposta generale sui redditi per i soggetti che effettuano conferimenti, in denaro o in natura, nelle Start Up ad alta tecnologia.

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