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Se non paghi le tasse, ti ritirano il passaporto

Non si tratta di una provocazione, ma di una notizia vera che giunge dagli Stati Uniti. Secondo quanto pubblicato dall’autorevole Wall Street Journal (articolo), il Congresso è pronto a emanare un rivoluzionario provvedimento per negare o revocare il passaporto ai cittadini che non hanno pagato le tasse. Con la nuova legge, che dovrebbe entrare in vigore nel mese di gennaio, il Dipartimento di Stato impedirà ai contribuenti con debito fiscale “seriamente delinquenziale” di ricevere il nuovo passaporto, o revocherà passaporti già esistenti alle persone che rientreranno in questa categoria.

L’elenco dei contribuenti interessati sarà compilato dall’Internal Revenue Service (IRS, una sorta di Agenzia delle Entrate statunitense) partendo da una soglia minima di 50.000 dollari di tasse federali pagate, comprese sanzioni ed interessi, eventualmente rivalutati in base al tasso di inflazione esistente. Secondo le stime del Joint Committee on Taxation, con l’applicazione di questo provvedimento si dovrebbero raccogliere circa 398 milioni di dollari in più nei prossimi 10 anni. Il Dipartimento di Stato, che ha preferito non commentare, potrebbe in ogni caso rilasciare un passaporto in caso di emergenza o per “motivi umanitari”. Non è ancora chiaro, in ogni caso, il numero di cittadini americani che potrebbero essere coinvolti.

Non mancano critiche molto accese a questa disposizione di legge: circa 7 milioni di cittadini statunitensi residenti all’estero, che utilizzano il passaporto per vari motivi (tra cui visti di lavoro o permessi di soggiorno), potrebbero subire gravi conseguenze se non dovessero ricevere in tempo utile eventuali comunicazioni dall’IRS.
Gli americani all’estero hanno bisogno del loro passaporto per molte attività di routine della vita quotidiana come l’apertura di un conto corrente bancario, la registrazione in un albergo o l’iscrizione dei propri figli a scuola, e gli errori potrebbero rivelarsi disastrosi“, ha commentato Charles Bruce, un avvocato americano dello studio legale Bonnard Lawson di Losanna, in Svizzera.

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