Sino a ieri, quello tra Matteo Renzi e i social network sembrava essere un autentico idillio. Post, tweet, selfie pubblicati con oggettiva abilità hanno fatto lievitare la reputazione digitale del nostro Presidente del Consiglio che, in particolare nelle ultime settimane, aveva registrato un’impennata nel numero di fan, di follower e soprattutto di interazioni online. Alla luce delle recenti dichiarazioni rilasciate dal premier italiano, tuttavia, la popolarità sul web rischia di compromettersi in modo davvero imprevisto. Tutta colpa di una piccola confidenza ad una cronista statunitense sfuggita a Boston, durante la visita al colosso informatico IBM, nell’ambito della programmata visita di quattro giorni negli Usa.
Ma cosa ha detto di preciso il premier? Renzi, parlando della crescente presenza degli italiani su Facebook, Twitter e Linkedin, ha rivelato l’intenzione, da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di studiare una forma di imposizione fiscale per tutti coloro che, già registrati con un account sui social network, decideranno di procedere ad una seconda registrazione. Una sorta di balzello social che entrerà in vigore nel 2017 e di cui, tuttavia, non si conosce ancora bene l’entità.
Le reazioni, ovviamente, non si sono fatte attendere. Furioso il popolo del web, soprattutto per aver perso inutilmente qualche prezioso minuto nella lettura di questo articolo. Che, nel caso in cui non lo aveste ancora capito, è il nostro pesce d’aprile.
Social network, la scure di Renzi: “Dal 2017 tassa per chi ha più di un profilo”
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