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Starbucks: lo strano caso dei bicchieri rossi di Natale

Come ormai ogni anno dal 1997 durante il periodo natalizio i bicchieri di Starbucks diventano rossi (red cups) e richiamano lo spirito natalizio con l’aggiunta di qualche elemento decorativo tipico del Natale: stelle, alberi di Natale, pupazzi di neve, fiocchi di neve, renne e immagini di Babbo Natale. Quest’anno invece Starbucks ha deciso di cambiare: niente più elementi decorativi ma solo bicchieri rossi con il logo classico della catena di frappuccini.

È proprio il caso di dire: “Apriti cielo”. La scelta di Starbucks ha infatti scatenato la rabbia della comunità evangelica che ha scatenato una vera e propria campagna affermando che i nuovi bicchieri rovinano il Natale. Joshua Feuerstein, ex pastore, ha così deciso di postare sul suo profilo Facebook un video che è diventato subito virale con più di 11 milioni di visualizzazioni, in cui sostiene che Starbucks abbia voluto togliere “il Natale dai bicchieri perché odia Gesù”.

Ecco il link al video presente anche su youtube:

Feuerstein ha proseguito la sua protesta invitando, a dire al momento dell’ordinazione da Starbucks invece del proprio nome le parole Merry Christmas in modo che i dipendenti siano costretti a ripeterlo ad alta voce. Sui social si è scatenata la mania e sono arrivate, soprattutto su instagram, migliaia di foto con i bicchieri rossi personalizzati con tanto di hashtag ad hoc come #StarbucksRedCup, #RedCups, #WarOnChristmas, #starbuckschristmas e #merrychristmasstarbucks.

Ecco alcuni esempi presenti sul profilo Instagram di Feuerstein:

#merrychristmasstarbucks

Una foto pubblicata da Joshua Feuerstein (@joshuafeuerstein) in data:

Di contro molti hanno invece postato foto in cui difendono la scelta dei “bicchieri rossi” privi di elementi tipicamente natalizi scrivendo frasi di questo tipo: “Se la tazza del caffè definisce il tuo Natale, tesoro sei tu ad aver bisogno di Gesù”. Ecco la foto:

AMEN. People need to stop being dicks. Photo from @1924us #redcup #starbucks #bemorelikejesus

Una foto pubblicata da Sara Fehling (@splendidmissm) in data:

Starbucks ha risposto alle polemiche affermando che è stata una scelta per “creare una cultura di comunanza e inclusione delle diversità”. Scelta giusta o sbagliata, voluta o inconsapevole, Starbucks sta facendo parlare di se.
“Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli” diceva Oscar Wilde.

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