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La mancata ratifica del MES, Meccanismo Europeo di Stabilità 

La mancata ratifica del MES è stata sancita dal Parlamento italiano il 21 dicembre scorso con la bocciatura in Aula di Lega e Movimento 5 Stelle.

L’istituzione del MES avvenuta nel 2012 per contrastare la crisi dell’Euro ha come finalità quella di dare assistenza finanziaria ai Paesi della zona Euro.

La bocciatura italiana ha portato alla mancata riforma del MES che avrebbe portato ad alcune modifiche concernenti:

  • le condizioni ed i criteri di accesso per gli Stati per richiedere aiuti tramite prestiti ai Governi in caso di difficoltà con due differenti linee di credito;
  • il finanziamento del Fondo di Risoluzione Unico a sostegno di eventuali crisi bancarie.

Quest’ultimo cambiamento è stato il principale motivo del no della Lega per evitare di pagare con soldi pubblici italiani le crisi delle banche di altri Paesi.

meccanismo europeo di stabilità

Indice:

Cos’è il MES

Il MES, con sede in Lussemburgo, è il meccanismo volto a garantire i Paesi membri dell’Unione Europea dalle minacce per la stabilità finanziaria ed economica attraverso finanziamenti fino al 5 per cento del PIL dell’Eurozona in caso di loro crisi grazie al capitale sottoscritto dagli stessi.

Infatti, il MES è guidato da diciannove ministri delle finanze dell’area dell’euro che compongono il Consiglio dei Governatori che decide ad unanimità sull’autorizzazione all’assistenza finanziaria dei Paesi in difficoltà economica. Il MES può decidere per assistenza finanziaria urgente se la Commissione Europea e la BCE valutano che ci siano condizioni che minano la stabilità economica dell’Eurozona con la maggioranza qualificato dell’85%.

Il MES ha un capitale sottoscritto di 704,8 miliardi di euro ed il diritto di voto dei Membri del Consiglio è proporzionale alla quota di capitale da sottoscrivere.

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Le condizioni per cui il MES elargisce i suoi fondi sono due: un programma di aggiustamento macroeconomico in caso di finanziamenti o linee di credito precauzionali per i Paesi che hanno condizioni economiche a posto ma che sono colpiti da crisi avverse.

L’istituzione dello European Stability Mechanism per la crisi del debito sovrano

Il Trattato Istitutivo del Mes firmato il 2 febbraio 2012 ha sostituito il Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria che ha salvato dalle rispettive crisi Paesi come Portogallo ed Irlanda.

Il MES è nato con un trattato intergovernativo al di fuori del quadro giuridico UE ed è volto a combattere la crisi del debito sovrano dei Paesi dell’area euro ed ha una capacità di prestito pari a 500 miliardi di euro.

La modifica del trattato della ratifica della riforma del 2021 era da approvare entro la fine dell’anno e l’Italia è l’unico Stati dei 19 Paesi membri a non averlo fatto.

Il favore del MES si rileva che esso è intervenuto in sostegno alla crisi pandemica, oltre alle crisi tra le altre di Spagna e Grecia, ed ha l’obiettivo di aiutare i Paesi che si trovano di fronte o rischiano di dover affrontare difficoltà finanziarie, emettendo strumenti di debito per finanziare prestiti e altre forme di assistenza economica e fa parte della strategia dell’Unione Europea per garantire la stabilità finanziaria nella zona euro.

cosa e il mes

Le verità sulla riforma del MES

Uno dei falsi miti relativi alla mancata approvazione della modifica del MES è quello concernente il fatto che se ci fosse una crisi delle banche di uno dei Paesi dell’area dell’euro, gli altri Stati avrebbero dovuto finanziare questa crisi con soldi propri. 

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La realtà è che la riforma del Meccanismo Europeo di Stabilizzazione Finanziaria ha previsto in caso di crisi di questo genere la neutralità fiscale, ovvero si sarebbe prestato denaro pubblico senza alcuna entrata o uscita aggiuntiva, restituendo gli importi prestati con gli interessi.

La mancata approvazione delle sue modifiche non permetterà al MES di contribuire al Fondo di Risoluzione Unico con 68 miliardi di euro che si sarebbero dovuti aggiungere ai 77,6 miliardi di euro alla sua dotazione prevista dal Parlamento europeo.

Ciò significa che in caso di crisi bancaria ci saranno meno fondi a disposizione ma ricordiamo che questo non è l’unico strumento che l’Unione Europea ha a disposizione per intervenire finanziariamente in questi casi.

Assistenza finanziaria ai Paesi membri con il MES: cosa cambia

Per quanto concerne la concessione di assistenza finanziaria agli Stati membri in caso di crisi economica la mancata riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità non comporta grandi cambiamenti. 

Infatti, la sua riforma avrebbe permesso ai Paesi membri di accedere a finanziamenti a condizioni più vantaggiose per quelli più virtuosi e più stringenti per quelli maggiormente indebitati.

Per l’Italia, guardando anche come è intervenuto il MES per risolvere la crisi greca, non cambia assolutamente nulla, in quanto in caso di richiesta di prestito ci sarebbe stato comunque richiesto un taglio della spesa pubblica vista la situazione del debito pubblico nazionale.

Quindi per il nostro Paese, senza programmi per il taglio del debito pubblico non si potrebbe accedere al finanziamento e sarebbe comunque rientrata nelle regole previste per gli Stati maggiormente indebitati.

Infine, non crediamo che la mancata approvazione del MES sia una reazione della Premier Giorgia Meloni all’approvazione della riforma del Patto di Stabilità e l’accettazione di condizioni a ribasso come la riduzione del debito pubblico all’1% all’anno del PIL. Invece, sotto questo aspetto, il Governo ha ottenuto lo scorporo degli interessi sul debito fino al 2027 per calcolare il deficit strutturale.

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Per questi motivi sembra poco comprensibile la decisione di non approvare le modifiche al MES in quanto esso è un meccanismo che è al di fuori delle regole sovranazionali dell’Unione Europea ma forse viene visto come un sistema dove ci si indebita verso i Paesi economicamente più forti a livello comunitario, essendo frutto di un trattato intergovernativo regolato dal diritto pubblico internazionale.

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