L’ economia globale ha un impatto significativo sui mercati finanziari. Fluttuazioni nei valori di cambio, politiche monetarie globali e crisi economiche hanno effetti sia positivi che negativi sui mercati finanziari mondiali.
La crisi economica del 2008 ha dimostrato come una recessione in un paese, gli Stati Uniti, possa rapidamente diffondersi nel resto del mondo attraverso i mercati finanziari.
Le politiche monetarie dei principali Stati influenzano l’offerta di denaro, le tariffe e le opportunità di investimento.
La regolamentazione finanziaria, come il Basel III, cerca di prevenire gli eccessi pur mantenendo una certa flessibilità per gli operatori del mercato. Tuttavia, essa hanno anche un impatto negativo soprattutto quando le regole sono diverse da nazione a nazione.
L’economia internazionale influisce sulla volatilità e sulla stabilità dei mercati finanziari, creando sfide e opportunità per gli investitori che cercano di prendere decisioni informate sulle loro attività finanziarie.
Indice:
Cos’è l’ economia globale
L’ economia globale è un sistema che si estende a livello internazionale, dove le economie di diverse nazioni sono interconnesse e interdipendenti.
Questo sistema è stato amplificato dalla globalizzazione, ovvero dall’aumento dei movimenti di persone, merci e capitali tra le nazioni. Essa ha portato ad un aumento degli scambi commerciali internazionali, con la formazione di reti e relazioni transnazionali tra le aziende di diverse nazioni.
Il sistema è sostenuto anche dalle organizzazioni internazionali, come l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e il Fondo Monetario Internazionale (FMI), le quali promuovono e sviluppano le relazioni finanziarie tra le nazioni.
Esso si basa sulla collaborazione e l’interdipendenza tra i territori del mondo ed hanno una rilevante importanza le vicende che riguardano gli Stati più influenti a mondo come gli Usa, la Cina e la Russia.
Infatti, la crescita economica e del Pil e la finanza dei Paesi che costituiscono l’economia globale sono strettamente legati anche alle vicende degli ultimi anni che coinvolgono le decisioni del governo statunitense, cinese e la guerra provocata dai russi.
Inoltre, il ruolo di questi Stati ed i rapporti internazionali che tessono, incidono enormemente sul rendimento dei titoli, sul costo di materie prime alimentari e non come il petrolio ed hanno comportato crisi che abbiamo dovuto affrontare e che influiscono sul raggiungimento degli obiettivi di crescita.
Tutte queste sono voci che anche la Bce deve tenere in considerazione per calibrare le strategie relativamente alle difficoltà degli scenari e dei problemi esteri e far sì che essi non incidano negativamente sulle finanze pubbliche degli Stati europei con la comunicazione di una serie di condizioni monetarie restrittive.
La globalizzazione
La globalizzazione rappresenta una di più difficili temi da affrontare dell’economia moderna. Si tratta di un processo in cui i mercati, i produttori, i consumatori e il capitale si muovono in modo sempre più fluido oltre i confini nazionali.
Ciò significa che le imprese devono essere in grado di operare non solo su contesti nazionali, ma anche su quelli internazionali. In questa situazione, si è assistito a un aumento della competizione e della pressione sui prezzi, costringendo le aziende a cercare costantemente di migliorare l’efficienza e la qualità dei loro beni.
Inoltre, la globalizzazione ha comportato una maggiore interconnessione tra i mercati finanziari, aumentando il rischio di crisi finanziarie mondiali.
Per affrontarla, è necessario un coordinamento internazionale e una migliore cooperazione tra le nazioni, per garantire la stabilità finanziaria e la tutela dei diritti dei lavoratori, diffondere lo sviluppo complessivo della tecnologia ed evitare le difficoltà che essa crea in ambito internazionale.
Gli scambi commerciali
Gli scambi commerciali sono un aspetto fondamentale dell’economia internazionale. Con la globalizzazione, i mercati si sono aperti a livello mondiale e le transazioni commerciali avvengono su scala planetaria. I paesi intrattengono rapporti commerciali tra loro, con esportazioni e importazioni.
In questo modo, si creano interdipendenze tra le Nazioni e si sviluppano ulteriormente le economie delle varie nazioni. Tuttavia, gli scambi commerciali non sono sempre equilibrati: alcuni paesi hanno una migliore capacità produttiva, mentre altri hanno notevoli risorse naturali e materie di primaria importanza.
Inoltre, ci sono anche disparità nel costo del lavoro, che influiscono sul prezzo finale delle merci. Il sistema è quindi caratterizzato da una grande complessità, con territori che cercano di ottenere vantaggi competitivi con la concorrenza e la specializzazione produttiva.
Bisogna evitare disfunzioni e risolvere problemi della globalizzazione che sono chiari ed evidenti per avere un sistema internazionale più equo e non a favore solo di pochi.
Le organizzazioni internazionali
Le organizzazioni internazionali sono fondamentali per il funzionamento dell’economia generale. Esse si occupano di regolamentare gli scambi internazionali, proteggere i diritti dei lavoratori, promuovere lo sviluppo economico e sostenibile e mantenere la pace e la stabilità tra le nazioni.
Fra le organizzazioni internazionali più importanti troviamo:
- l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC);
- il Fondo Monetario Internazionale (FMI);
- la Banca Mondiale.
L’OMC è responsabile di negoziare e monitorare gli accordi commerciali internazionali, mentre il FMI si occupa di garantire la stabilità finanziaria e la gestione dei debiti tra stati membri. La Banca Mondiale promuove lo sviluppo economico e la riduzione della povertà attraverso finanziamenti e progetti nei territori in via di sviluppo.
Lavorando insieme, queste organizzazioni internazionali aiutano a sviluppare un’economia più equa e sostenibile in tutto il mondo.
L’impatto dell’economia mondiale sui mercati finanziari
L’ economia globale ha un forte impatto sui mercati finanziari di tutto il mondo. In particolare, le percentuali di cambio delle valute possono influenzare le attività commerciali delle aziende operanti in diverse nazioni.
Quando il valore di una valuta si apprezza rispetto a un’altra, le imprese che vendono merci all’estero hanno difficoltà a competere con le concorrenti locali. Allo stesso tempo, una valuta debole incentiva le esportazioni, consentendo alle attività di incrementare i propri affari.
Le crisi finanziarie mondiali, come quella del 2008, hanno un effetto domino sui mercati finanziari, provocando una contrazione delle attività commerciali e una diminuzione dei prezzi degli strumenti finanziari.
In sostanza, gli investitori devono prestare particolare attenzione agli sviluppi dell’economia di tutto il mondo e ai fattori che possono avere un impatto sui mercati finanziari.
Ricordiamo, anche l’influenza delle decisioni finanziarie della Fed americana incidano nel contenere o sull’affiorare di nuove crisi, così come la Brexit del Regno Unito ha avuto un incidenza sull’economia internazionale.
Le crisi provocate da avvenimenti di rilevanza internazionale rendono difficile prevedere l’aumento dei punti di interesse e quali settori ne risentiranno.
In questo senso, risulta fondamentale l’attività da parte delle banche centrali per non far pagare alla popolazione scelte ed accadimenti che non dipendono da loro.
I tassi di cambio
L’ economia internazionale ha un’enorme influenza sui tassi di cambio. Il rapporto tra la domanda e l’offerta di valute sul mercato cambiale è influenzato dalle fluttuazioni finanziarie in patria e all’estero.
L’aumento della domanda di beni e servizi di una nazione rappresenta un’opportunità di investimento, aumentando la domanda di valuta locale e quindi incrementando il suo valore.
Inoltre, fattori quali l’inflazione, i tassi di interesse, le politiche fiscali influenzano i cambi e le conseguenze di crisi finanziarie in tutto il mondo porta a una svalutazione delle valute, causando un loro aumento.
L’ economia globale quindi continua ad influire sui tassi di cambio intercontinentali in quanto la domanda di valute cambia in funzione delle esigenze finanziarie dei diversi territori.
Le crisi finanziarie
Le crisi finanziarie nell’economia internazionale rappresentano un fenomeno ormai frequente e sempre più difficile da prevenire.
La loro origine può essere attribuita a una molteplicità di fattori, tra cui:
- la globalizzazione dei mercati finanziari;
- la deregolamentazione del sistema bancario;
- l’aumento del debito pubblico e privato;
- la speculazione eccessiva sui mercati;
- le decisioni monetarie inadeguate;
- la mancanza di trasparenza e di vigilanza.
Tali crisi hanno gravi ripercussioni finanziarie e sociali, provocando la perdita di posti di lavoro, il calo della produzione e la diminuzione dei consumi.
Per questo motivi, diventa sempre più urgente una gestione responsabile delle risorse finanziarie, basata su una migliore solidità del sistema bancario, sulla creazione di meccanismi di controllo efficaci e sul rafforzamento delle istituzioni internazionali.
I prodotti finanziari
L’influenza dell’economia internazionale sui prodotti finanziari è significativo in quanto ci sono molti fattori che incidono sui mercati finanziari in tutto il mondo.
Il sistema è in continua evoluzione e le tendenze finanziarie delle nazioni possono avere una forte influenza sulle azioni di mercato.
Inoltre, le fluttuazioni delle valute internazionali influiscono sulla redditività degli investimenti e sulle scelte di portafoglio degli investitori. Ad esempio, i valori di cambio incidono sul prezzo delle materie prime e sulle scelte di investimento degli investitori internazionali.
La situazione finanziaria dei paesi influisce anche sull’affidabilità di un’azienda e sulla sua capacità di restituire un prestito.
In generale, è importante per gli investitori considerare l’incidenza dell’economia internazionale sugli strumenti finanziari e fare scelte di investimento informate.
