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Affitti brevi 2024 e il CIN, Codice identificativo nazionale

Il Governo è pronto, attraverso l’approvazione entro il 17 dicembre 2023 dell’emendamento denominato Decreto Anticipi, a contrastare evasione fiscale e irregolarità come il sommerso che i locatori degli affitti turistici o degli affitti brevi avrebbero commesso negli ultimi anni come proprietari di immobili.

Il mercato immobiliare italiano ha avuto un forte incremento nell’ultimo periodo delle locazioni brevi e le nuove misure vogliono rendere maggiormente regolato questo settore mediante nuovi obblighi e sanzioni.

Tra le novità previste per il prossimo anno ci sarà:

  • l‘introduzione del CIN, il Codice Identificativo Nazionale;
  • multe pesanti per i trasgressori;
  • nuove regole per quanto riguarda la sicurezza dell’immobile locato.

Vediamo insieme queste importanti novità per chi concede l’immobile di sua proprietà con contratti di locazione per brevi periodi.

Indice:

Come funziona il codice CIN per gli affitti brevi

Questo codice è stato creato per combattere il mancato pagamento delle tasse da parte dei proprietari immobiliari che concedono in locazione unità immobiliari per periodi brevi.

Le nuove norme prevedono che tale codice debba essere esposto dal locatore obbligatoriamente sia online che fisicamente all’esterno del proprio immobile ad uso abitativo se:

  • è affittato per finalità turistiche;
  • è destinato a locazioni brevi;
  • è una struttura turistico e ricettiva alberghiera ed extra alberghiera.

Il codice è ottenibile dai proprietari che concedono in affitto un appartamento nelle modalità appena descritte o dai titolari di una struttura turistica attraverso una richiesta da inoltrare al Ministero del Turismo seguendo la procedura telematica prevista, allegando una dichiarazione sostitutiva che contiene i dati catastali dell’immobile e rispetta i requisiti di sicurezza prescritti dalla Legge.

contratti di locazione brevi

Le sanzioni per la mancata esposizione del Codice Identificativo

Per i proprietari che violeranno le regole relative a questo codice di identificazione degli affitti brevi saranno puniti con multe previste nel DL n 145/2023:

  • da 800 euro fino a 8 mila euro, in base alla grandezza del proprio immobile, se lo si affitterà senza codice;
  • da 500 a 5 mila euro se esso non verrà esposto sui portali e piattaforme online o all’interno dello stesso immobile.
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Saranno la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate a verificare l’effettiva applicazione di queste regole ed a rilevare eventuali irregolarità.

Queste multe si aggiungono a quelle che vanno da 2.000 a 10 mila euro per la mancata segnalazione certificata di inizio attività introdotta dalla Legge di Bilancio 2021.

Le norme di sicurezza per le locazioni brevi: cosa cambia

Per quanto riguardo le novità in merito alla sicurezza degli immobili si registra l’eliminazione dell’obbligo di rientrare nei requisiti in merito alla sicurezza degli impianti che rimane valido solo per i proprietari che affittano in forma imprenditoriale gli immobili che dovranno avere sistemi di rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio e gli estintori.

Questi dispositivi dovranno essere portatili e dislocati in zone dell’appartamento che li rendano visibili e pronti all’uso ed al loro accesso.

Inoltre, dovranno essere posizionati nella casa ogni duecento metri quadri ed almeno avere un dispositivo per piano, come prescritto dalla normativa statale o regionale in materia di sicurezza.

I trasgressori potranno incorrere in una sanzione pecuniaria che partirà da 600 euro fino ad arrivare su un massimo di 6 mila euro. 

cedolare secca al 26

La cedolare secca al 26 per cento per gli affitti di breve periodo dal 2024

Altra novità per il prossimo anno è il passaggio previsto per l’aliquota IVA dal 21 al 26 per cento della cedolare secca sugli affitti brevi per la seconda casa in poi. 

I proprietari oggi pagano il 21% di cedolare secca con il pagamento di imposta sostitutiva e le addizionali senza invece pagare l’imposta di bollo e l’imposta di registro per la registrazione, rinnovo o cessazione dei contratti di locazione.

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La tassazione con cedolare secca al 26% sarà attiva per gli affitti relativi a soggiorni per una durata non superiore a 30 giorni stipulati da persone fisiche, al di fuori di attività di impresa, per un numero di immobili superiori a due immobili, come previsto dagli emendamenti approvati nella Legge di Bilancio 2024.

I contratti brevi di locazione possono essere:

  • produttivi di redditi fondiari da indicare sul Modello 730 o sul Modello Redditi Persone Fisiche nel Quadro B, secondo il criterio di corrispondenza, attraverso i quali il proprietario affitta la propria casa a terzi direttamente;
  • produttivi di redditi diversi da indicare sul Modello 730 o sul Modello Redditi PF nel Quadro L mediante i quali il proprietario della casa la affitta a terzi mediante sublocazione breve che devono essere indicati nel periodo di imposta in cui si è incassato il pagamento del soggiorno in periodi limitati.

Per saperne di più, consulta anche:

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