Vai al contenuto

Esonero contributivo dipendenti in busta paga dal 1° luglio 

L’esonero contributivo Inps è il taglio del cuneo fiscale che i dipendenti, pubblici e privati, troveranno in busta paga dal primo luglio 2023 al 31 dicembre 2023.

L’agevolazione è stata sancita dalla Legge di Bilancio 2023, ma la conversione in Legge del Decreto Lavoro 2023 ha aumentato i punti percentuali del taglio che cambia in base alla retribuzione imponibile.

Lo sgravio sulla quota dei contributi previdenziali riguarda i lavoratori con contratto da dipendenti di tutte le attività, tranne per i rapporti di lavoro domestico.

Vediamo insieme come funziona questo esonero contributivo a favore dei lavoratori dipendenti.

Indice:

Esonero contributivo: i punti percentuali

Il taglio del cuneo fiscale 2023 prevede per i dipendenti pubblici e privati un esonero sulla quota dei contributi per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti:

  • del 6% dei contributi IVS a carico dei lavoratori anche part time che hanno uno stipendio mensile di 2.692 euro, compresa la tredicesima mensilità prevista a dicembre;
  • del 7% della contribuzione IVS dovuta dal lavoratore per coloro che non superano la retribuzione imponibile di 1.923 euro, aumentata a dicembre dal rateo di tredicesima.

Nel caso della tredicesima la percentuale di esonero si applica da gennaio 2023 al mese di dicembre:

  • a 2 punti percentuali se la retribuzione non supera i 2.692 euro, se riconosciuta al lavoratore in un’unica soluzione e se a rate, la dilazione non deve essere superiore ai 224 euro mensili;
  • a 3 punti percentuali se la retribuzione non supera i 1.923 euro se riconosciuta al lavoratore in un’unica soluzione e se a rate, la dilazione non deve essere superiore ai 160 euro mensili.

Bisogna sottolineare che gli aumenti in busta paga provocati dall’esonero contributivo non devono essere calcolati nei limiti che ne permettono l’accesso. 

Vedi anche  Sistema duale, opportunità per 60mila giovani

Invece, nel caso in cui il dipendente non abbia lavorato tutto l’anno a causa di inizio, cessazione o sospensione del rapporto di lavoro la tredicesima mensilità e l’applicazione dell’esonero contributivo sarà in proporzione al numero di mesi maturati 1° gennaio 2023 al 31 dicembre.

sgravio contributivo

Esonero contributivo: come aumentano gli stipendi

La crescita degli stipendi dei lavoratori dipendenti di datori di lavoro pubblici e privati, previsti dalla Legge di Bilancio per l’anno 2023, è parametrata su base mensile e riguarda lo sconto del quota di contributi previdenziali IVS.  

Gli incrementi della retribuzioni imponibili ai fini IVS con il taglio del cuneo fiscale sono quantificati in:

  • 44,92 euro per chi ha uno stipendio al massimo di 10.000 euro lordi annui;
  • 67,38 euro per chi ha uno stipendio al massimo di 15.000 euro lordi annui;
  • 76,82 euro per chi ha uno stipendio al massimo di 20.000 euro lordi annui;
  • 96,03 euro per chi ha uno stipendio al massimo di 25.000 euro lordi annui;
  • 90,49 euro per chi ha uno stipendio al massimo di 30.000 euro lordi annui;
  • 98,56 euro per chi ha uno stipendio al massimo di 35.000 euro lordi annui.

Invece, in busta paga dal 1° gennaio 2023 a giugno 2023 avremo un esonero contributivo Inps per la quota dei contributi previdenziali IVS pari:

  • al 3% se non si supera lo stipendio mensile di 1.923 euro;
  • al 2% se non si supera lo stipendio mensile di 2.692 euro.

Inoltre, in busta paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023 un taglio di 4 punti percentuali di sgravio contributivo a carico dei lavoratori dipendenti.

Vedi anche  Doppia contribuzione, il Tribunale smentisce l'Inps

Per approfondire l’argomento consulta anche:

Nel luglio 2023, è previsto un importante cambiamento per i dipendenti italiani con l’introduzione dell’esonerò IVS in busta paga. Questa misura, denominata esonerò contributivo, consentirà ai lavoratori di beneficiare di una riduzione dei contributi previdenziali sul proprio stipendio. L’esonerò IVS incorporato direttamente nella busta paga sarà una grande novità per i dipendenti, che potranno risparmiare ulteriormente grazie a questa agevolazione.

Stampare le buste paga con l’esonerò IVS sarà fondamentale per garantire la corretta applicazione di questa misura governativa. Le aziende dovranno assicurarsi di integrare correttamente l’esonerò contributivo del mese nella busta paga dei propri dipendenti, in modo da riflettere l’importante risparmio ottenuto. L’esonero IVS in busta paga rappresenta un passo significativo verso una maggiore tutela economica per i lavoratori italiani.

L’esonero della busta paga contributiva sarà un vantaggio tangibile per tutti i dipendenti italiani. Grazie a questa agevolazione, i lavoratori potranno godere di un maggiore potere d’acquisto e di una maggiore sicurezza finanziaria. L’esonerò IVS in busta paga del 2023 rappresenta un’opportunità unica per i lavoratori italiani di migliorare la propria situazione economica.

In sintesi, l’esonerò IVS in busta paga che entrerà in vigore a luglio 2023 porterà numerosi benefici per i dipendenti italiani. Le aziende dovranno assicurarsi di stampare correttamente le buste paga, includendo l’esonero contributivo del mese. Questa misura rappresenta un’opportunità per i lavoratori di risparmiare e di migliorare la propria situazione economica. L’esonerò IVS in busta paga è un passo importante verso una maggiore stabilità finanziaria per i dipendenti italiani.

Argomenti Correlati