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Quanto guadagna un rider che effettua consegne a domicilio

In Italia, il guadagno di un rider che effettua consegne a domicilio dipende da diversi fattori. Innanzitutto, bisogna considerare se il rider lavora per una piattaforma di consegna o per un’azienda specifica.

Solitamente, i rider che lavorano per piattaforme come Uber Eats, Deliveroo, Glovo e altre seguono le regole del contratto collettivo nazionale che li inquadra come lavoratori autonomi mentre Just Eat segue il contratto aziendale che li considera come lavoratori dipendenti.

Di solito, la loro retribuzione prevede 10 euro lordi all’ora secondo quanto previsto dal Ccnl rider di Assodelivery con 600 euro di premio per duemila consegne effettuate all’anno, più un’indennità per il chilometraggio percorso, un incentivo di 7 euro l’ora per quattro mesi nelle città di nuova apertura ed un compenso ad ogni ordine portato a termine.

Tuttavia, il guadagno effettivo può variare a seconda del periodo dell’anno e dell’orario di lavoro. Ad esempio, durante i periodi di punta come i weekend o le festività, i rider possono guadagnare di più grazie all’elevata domanda di consegne.

Inoltre, il guadagno medio di un rider può essere influenzato dalla zona in cui opera. Le città più grandi e popolate tendono ad offrire più opportunità di lavoro e potenziali guadagni più alti rispetto alle città più piccole o rurali.

Indice:

Quanto guadagna un rider e un fattorino del food delivery: stipendio medio

I riders sono una figura professionale che incontriamo spesso durante le nostre giornate in quanto bastano pochi click sullo smartphone per ottenere la consegna al domicilio del cliente di ciò che si ordina.

Il rider in Italia ha una situazione molto particolare in quanto le piattaforme di delivery nel corso del tempo hanno inquadrato questa categoria professionale con contratti di lavoro precari, a cottimo e solo dopo la pandemia sono stati equiparati allo svolgimento del lavoro autonomo ed ai contratti di lavoro subordinato.

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Infatti, solo dopo la pandemia, i rider hanno ottenuto passi in avanti in termini di tutele e sicurezza sul lavoro anche se il rischio di infortuni è abbastanza alto. In questo senso, è stata importante l’introduzione dell’assicurazione Inail per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali a carico del datore di lavoro.

In linea generale, il lavoro di rider permette di guadagnare in media tra i 700 e gli 800 euro mensili netti, considerando un orario di lavoro standard di otto ore ed un numero di consegne adeguato.

Lo stipendio del rider dipende comunque dall’inquadramento contrattuale ed in base a quanto si lavora ed al tipo di consegna che si intende effettuare e della società per conto della quale si effettua la consegna e si parte da un minimo di 450 euro netti al mese mentre lo stipendio massimo di 1.400 euro lordi al mese, lavorando per 10 ore tutti i giorni.

quanto guadagna un rider a consegna

Quanto guadagna un rider in Italia basta per vivere?

Quanti guadagna davvero un rider basta solamente se si vuole arrotondare lo stipendio o guadagnare qualcosa mentre si terminano gli studi universitari.

Lo stipendio di un rider in media non basta per arrivare a fine mese a meno che non si lavori tutti i giorni ed oltre l’orario canonico di lavoro.

Infatti, fare il rider vuol dire fare un lavoro sottopagato in quanto delle 10 euro al lordi l’ora previste se ne intascano solo 4 euro ogni ora, in quanto non tutte le fasce orarie prevedono richieste di consegne frequenti ed in base a quanto tempo l’algoritmo della piattaforma di delivery stabilisce per la loro effettuazione.

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Inoltre, le condizioni di lavoro del rider sono pericolose e piene di rischi. Il rider si muove con il proprio mezzo ed effettua la consegna per le piattaforme di food delivery in mezzo alla città, senza contare le condizioni meteo che possono essere proibitive.

Il rider deve programmare lo svolgimento delle consegne per rendere il proprio lavoro efficiente, senza ritardi ed in modo da effettuarne il più possibile per guadagnare gli euro a consegna previsti.

Per i rider non sono ancora previsti tutele e diritti tipici di un lavoro con una forma contrattuale subordinata come ferie e permessi, trattamento per le malattie e previsioni sul licenziamento che il contratto aziendale di Just Eat ha provato a colmare con la tredicesima ed il TFR.

La paga di un rider con un fisso orario e pochi euro per ogni consegna di cibo a domicilio non è sufficiente a garantire un tenore di vita adeguato e questo può dipendere anche dalla città in cui si lavora ed alla quantità di lavoro svolto.

 

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