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Guida su come sfuggire dalle fregature degli scontrini pazzi

I consigli per evitare le trappole degli scontrini pazzi possono essere molto utili per proteggere il proprio portafoglio.

Nell’estate 2023, sono stati diversi gli scontrini, postati sul web dai protagonisti delle vicende e documentati anche dalla CNN, in cui sono stati addebitati al consumatore costi per servizi particolari in bar e ristoranti ma anche da altri esercizi commerciali.

Per evitare i sovrapprezzi è fondamentale:

  • controllare attentamente lo scontrino subito dopo averlo ricevuto. Verificare l’IVA applicata ed i servizi che vengono addebitati prima di andare via;
  • quando si va in trattoria, al bar o al ristorante bisogna controllare bene il menù prima di ordinare, leggendo se ci sono servizi particolari che prevedono un costo di qualche centesimo o di qualche euro;
  • verificare se il ristoratore o il barman hanno messo in evidenza fuori e dentro il locale i prezzi dei loro prodotti e servizi;
  • per evitare problemi con gli esercenti, chiedere spiegazioni sui prezzi di servizi e prodotti e non accorgersene solo al momento di pagare il conto finale.

Questi sono solo alcuni modi per evitare di pagare i rincari che l’estate degli scontrini pazzi ha riguardato consumatori italiani e stranieri e hanno messo un ombra in particolare su un comparto di eccellenza come la cucina italiana.

Indice:

I pagamenti con il POS per evitare i sovrapprezzi degli scontrini pazzi

Effettuare il pagamento con il POS è un buon modo per evitare importi extra nello scontrino del consumatore.

L’obbligo del POS, anche per i ristoratori, è valido dal 2022 e porta ad una multa di 30 euro più il 4% del conto se non accettano il pagamento con questa modalità dal cliente. Non esiste un importo minimo per evitare di non accettare questo metodo di pagamento ed un importo extra da attribuire al consumatore.

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In questo caso, l’estate italiana ha visto un cliente di un bar che si è avventato sulla barista violentemente per non pagare 50 centesimi per poter pagare con il POS.

Ricordiamo che ogni gestore di esercizio commerciale deve accettare i pagamenti con questa modalità ed averlo a disposizione a meno di momentaneo guasto, avvertendo il cliente.

scontrino pazzo

Cosa fare se ci si trova di fronte ad uno scontrino pazzo

In quest’estate 2023 si sono visti diversi casi di pagamenti che i consumatori hanno dovuto effettuare per servizi che hanno fatto discutere. Tra questi possiamo elencare:

  • il caso del toast tagliato a metà e messo in tavola su due piattini separati a metà e pagato 2 euro in più;
  • aver pagato 50 euro per un caffè;
  • il coperto pagato due euro e cinquanta a testa per tre persone in un locale;
  • 15 euro fatti pagare per tagliare una torta portata da casa;
  • 16 euro e 30 pagati per tre crema caffè e due biscotti;
  • 10 euro a testa per due calici di vino;
  • 7 euro e 30 per un calice di prosecco ed uno spritz in una gelateria;
  • 2 euro per scaldare il biberon;
  • 1 euro per poter pagare l’acqua del rubinetto;
  • 10 cent. per il cacao spolverato nel cappuccino;
  • le spese per il lavaggio o la rottura delle stoviglie.

Sicuramenti il mondo delle ristorazione ha sofferto delle chiusure dovute al Covid, l’inflazione e gli aumenti sul prezzo della mozzarella e di altre materie prime, oltre a quelli delle utenze elettriche e del gas.

Per evitare le sorprese spiacevoli nello scontrino può essere anche:

  • consultare le recensioni sul web per valutare ad esempio se al ristorante offrono mezze porzioni con un importo uguale a quelle intere;
  • chiedere se ci sono importi extra su beni e servizi prima di ordinare nel locale in questione ed evitare di saldare qualcosa che non si vuole pagare;
  • non bisogna pagare il caro prezzi dovuto all’inflazione, quindi, consultare preventivamente il listino prezzi e far presente alle autorità competenti presunte ed eventuali irregolarità.
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Quando si va al bar e a mangiare fuor il cameriere deve informare il cliente sui prezzi e se questo non avviene e quest’ultimo che deve chiedere la natura degli importi sui prodotti da ordinare.

Baristi, esercenti e ristoratori possono far pagare ai clienti prezzi esorbitanti, sta ai consumatori accorgersene prima di usufruirne ed evitare il salasso. Questi sono liberi di fissare i prezzi che vogliono per la loro attitudine al servizio ma non bisogna pagare quelli che sembrano essere la normalità dello stesso ma che potrebbero non dovrebbero essere oggetto di importi extra.

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