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Esonero contributivo, in arrivo le ispezioni

All’inizio dell’anno vi avevamo parlato (in questo articolo) dell’esonero contributivo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato introdotto della Legge di Stabilità 2015. A distanza di pochi mesi, da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali arriva un avvertimento forte, chiaro e senza possibilità di ulteriori interpretazioni a chi pensa di beneficiare degli sgravi precostituendo in modo artificioso le condizioni richieste per usufruirne con una circolare inviata alla Direzioni interregionali e territoriali del Lavoro.

Ricordiamo che l’esonero contributivo è valido solo per le assunzioni di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, risultano privi di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. La circolare è stata inviata a seguito della segnalazione, da parte di alcune Direzioni territoriali del lavoro, di comportamenti ingannevoli per poter godere del beneficio previsto dalla Legge di Stabilità. In particolare, sono state segnalate imprese committenti che disdettano contratti di appalto riguardanti lavoratori che, trascorso un periodo di almeno sei mesi in cui continuano a prestare la medesima attività attraverso un contratto di somministrazione, vengono assunti a tempo indeterminato da una terza impresa appaltatrice (talvolta costituita appositamente) che può così godere dell’esonero contributivo e garantire al committente notevoli risparmi.

Si tratta di una condotta irregolare ed elusiva – precisa il Ministero del Lavoro nel comunicato stampa diffuso ieri – che viola i principi contenuti nella stessa legge di stabilità che, come già ricordato, finalizza il beneficio della decontribuzione previdenziale alla promozione di forme di occupazione stabile.
Il Ministero invita le Direzioni interregionali e territoriali del Lavoro, pertanto, ad avviare attività ispettive specifiche su tutto il territorio nazionale per verificare l’esonero contributivo sulle nuove assunzioni ed individuare le eventuali condotte irregolari ed elusive che possano presentare anche profili di carattere penalistico da segnalare all’Autorità giudiziaria.

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