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Evasione fiscale, il Governo affila le armi

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze scende in campo con nuovi significativi strumenti per provare a debellare l’evasione fiscale. Il Governo, negli ultimi mesi, ha introdotto alcune novità per migliorare la riscossione dei tributi, favorendo l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti in modo da far regredire, di conseguenza, l’evasione fiscale. Il MEF, sul proprio sito ufficiale, ha deciso di elencare i principali interventi in materia fiscale che hanno cambiato e, almeno nelle intenzioni, rafforzato gli strumenti per il contrasto all’evasione fiscale.

Innanzitutto la riforma fiscale, con l’amministrazione fiscale chiamata a svolgere un ruolo sostanzialmente nuovo. L’obiettivo è quello di non entrare in contrasto con i contribuenti creando piuttosto un rapporto collaborativo, in presenza di dati anomali, prima di procedere a qualsiasi procedimento sanzionatorio.
Fondamentale l’incrocio delle banche dati, grazie a cui l’Agenzia delle Entrate può segnalare ai contribuenti problemi prima di attivare il processo sanzionatorio, in modo da incentivare l’adempimento spontaneo. I contribuenti, in questo modo, hanno l’opportunità di mettersi in regola rapidamente, spontaneamente e con una sanzione molto contenuta, con tutti i vantaggi del caso.
Importante anche la dichiarazione dei redditi online precompilata, che costituisce un enorme passo avanti nel rapporto collaborativo tra fisco e contribuenti al pari della trasmissione digitale delle dichiarazioni e della fatturazione elettronica.
La voluntary disclosure è un altro esempio lampante della collaborazione volontaria dei contribuenti italiani, nello specifico di chi detiene capitali all’estero non dichiarati e con questo procedimento può regolarizzare la sua posizione a fronte del pagamento di imposte eventualmente evase. Sempre in questo ambito rientrano gli accordi (bilaterali e multilaterali) contro l’evasione fiscale internazionale e l’elusione fiscale.

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Insomma, un deciso passo avanti del Governo che, da un lato, prova a combattere l’atavica piaga dell’evasione fiscale e, dall’altro, cerca di rapportarsi in modo più disponibile e collaborativo ai contribuenti italiani. La strada da percorrere, però, è ancora lunga e densa di insidie.

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