Vai al contenuto

Rummo, quando un pacco di pasta incontra un hashtag

Questa è la storia di un pacco di pasta che si trovò senza ombrello nel bel mezzo di un’alluvione e conobbe un hashtag.
Si chiama Rummo e viene prodotto a Benevento dove nei giorni scorsi (14-15 ottobre) le intemperie hanno generato uno stato di allerta, distrutto aziende e provocato danni ingenti ad un pastificio tanto noto quanto amato. Lo hanno appreso i proprietari che – nella tragedia – hanno assistito al montare sui social di una gara di solidarietà senza precedenti.
Un semplice hashtag #saverummo per innescare una corsa all’acquisto di un pacco di pasta con tanto di foto da postare sui social. La campagna instant nata spontaneamente dal web ha raggiunto più di un milione di like. Da Fiorello a Selvaggia Lucarelli, tutti sul pezzo.
Gli scaffali della GDO si stanno lentamente svuotando e anche quelli dei market londinesi o statunitensi. Il risultato potrebbe essere che presto i pacchi saranno introvabili. Allora l’azienda per correre ai ripari sponsorizza e ricorda ai suoi fan l’acquisto on line. E non si corre pericolo se la produzione ricomincia tra 6/8 settimane. Così pare.

In una nota l’azienda fa sapere che: “nel magazzino, che si sviluppa in altezza, sono stati danneggiati solo i primi due metri sugli oltre trenta totali e grazie anche ai depositi dislocati a livello internazionale tra Parigi, Londra e New York possiamo contare sull’80-90% degli stock per far fronte alle richieste di breve periodo dei clienti”.
“Siamo considerati da tutti un punto di riferimento nell’alto di gamma per le tecnologie e i processi di produzione all’avanguardia, per i nostri uomini e la filosofia che ci anima, un po’ d’acqua non ci può fermare – affonda Cosimo Rummo, presidente e ad dell’omonimo pastificio – anzi il calore che in queste ore ci viene dimostrato ci dà la forza per tornare velocemente a produrre più motivati di prima”.

Vedi anche  Bollette a rate, meglio tardi che mai

Come se non bastasse nelle ultime è arrivata la proposta di Federico Ferrero, vincitore di Masterchef, che ha proposto l’inserimento esclusivo di pasta Rummo nelle mense scolastiche per i prossimi due mesi, lanciando una petizione su change.org.

Vince dunque la solidarietà ma soprattutto la reputazione, quella che Rummo ha costruito in questi anni. Quella che ha permesso all’azienda di non agire in una situazione di crisi perché ci ha pensato la rete. E quante volte accade?
L’instant marketing che parte dal basso che fa engagement sui social che recluta nuovi clienti e soprattutto testimonial volontari. È il risultato di una calamità? O di un processo lungo e delicato che Rummo ha saputo condurre nel corso del tempo curando l’immagine e fidelizzando i clienti?
E chissà che ha pensato quella bottiglia di birra Ceres che di campagne instant memorabili se n’è dovute inventare a bizzeffe, magari in una notte, per stare sul pezzo. “Pacco di pasta, chapeau”.

Argomenti Correlati