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Rimborsi 730 2016: come ottenerli velocemente

Secondo le ultime novità introdotte dalla nuova legge di Stabilità 2016 sono cambiate le regole per ottenere i rimborsi 730 2016. A partire dal 2016, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha diritto ad effettuare controlli preventivi sul modello 730 presentato direttamente dal contribuente oppure tramite sostituto d’imposta, recanti modifiche, rispetto alla precompilata, che influenzano la computazione del reddito o dell’imposta e che presentano aspetti di incoerenza, con riferimento ai parametri stabiliti con apposito provvedimento dall’Amministrazione finanziaria, oppure che definiscono un rimborso superiore a 4 mila euro.

Gli accertamenti preventivi dell’Agenzia delle Entrate dovranno essere ultimati entro 4 mesi dal termine stabilito per la trasmissione della dichiarazione 730, ossia il 7 luglio, oppure dalla data di invio, qualora sia stata trasmessa successivamente.

Al termine delle operazioni di controllo preventivo, i rimborsi 730 2016 spettanti saranno erogati direttamente dall’Agenzia delle Entrate non oltre sei mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione (pertanto l’ultimo termine utile dovrebbe essere il 7 gennaio dell’anno successivo), oppure dalla data di trasmissione qualora la stessa sia stata stata inviata successivamente.

L’Agenzia delle Entrate, nel corso dell’ultima edizione di Telefisco, ha precisato che gli elementi di incoerenza verranno determinati in base a specifici indicatori correlati al tipo e all’entità delle variazioni o integrazioni apportate dal contribuente oppure relazionati al maggior rimborso così definito rispetto alla dichiarazione proposta. L’Ufficio, ha chiarito inoltre come, per quanto riguarda i rimborsi di importo superiore a 4mila euro, l’accertamento preventivo delle Entrate potrà essere effettuato anche indipendentemente dalla sussistenza o meno di detrazioni per familiari a carico.

In pratica, i controlli preventivi e le verifiche, saranno effettuati solo nel caso in cui il 730 precompilato integrato o modificato, direttamente dal contribuente o dal sostituto d’imposta, produca effetti sulla determinazione del reddito o dell’imposta rispetto a quello originariamente compilato dall’Agenzia. In questo caso, il controllo documentale è eseguito anche sui dati forniti da soggetti terzi, sulle detrazioni per carichi familiari in caso di rimborsi 730 2016 superiori a 4 mila euro ed eccedenze d’imposta derivate da precedenti dichiarazioni.

Vedi anche  Compensi occasionali, conviene presentare sempre la dichiarazione dei redditi?

I controlli e le verifiche sono però evitabili, nel caso in cui il contribuente invece di inviare il modello 730 direttamente o tramite sostituto d’imposta, decida di rivolgersi al Caf, commercialista o intermediario autorizzato per la consegna e trasmissione della dichiarazione, dal momento che l’eventuale controllo sarebbe effettuato nei confronti del CAF o dell’intermediario anziché del contribuente. La stessa cosa avverrebbe per il controllo preventivo sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia in caso di rimborso superiore a 4.000 euro, anche determinato da eccedenze d’imposta.

Nelle istruzioni al 730/2016, infatti, a riprova di quantodetto innanzi, si legge: “I controlli preventivi non vengono effettuati se il modello 730 è stato presentato tramite un Caf o un professionista abilitato, tenuto all’apposizione del visto di conformità, oppure se il 730 precompilato è stato presentato senza modifiche, direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta”.

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