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Scadenze fiscali: un marzo infinito per gli intermediari

Marzo pazzerello. Volendo modificare il modo di dire in “lingua fiscale” degli intermediari potrebbe facilmente trasformarsi in Marzo infinito. Infinito e lunghissimo per tutti gli intermediari, commercialisti e consulenti del lavoro, che si trovano in questo 2015 a dover affrontare un mese ricco di scadenze fiscali.

Il mese di marzo 2015, oltre alle classiche scadenze fiscali fisse mensili, è iniziato il 2 marzo con la scadenza delle Comunicazioni dati IVA, generalmente prevista al 28 febbraio ma che per questo 2015 è slittata al 2 marzo perché il 28 marzo è caduto di sabato.

Tra le scadenze fiscali di marzo c’è stata la novità della Certificazione Unica che a distanza di una sola settimana dall’invio delle Comunicazioni dati IVA è stata fissata per il 9 marzo. Anche in questo caso la scadenza iniziale era il 7 marzo, anch’esso caduto di sabato, e quindi l’invio delle CU è stato spostato di due giorni.

Vediamo ora quali altre scadenze fiscali ci aspettano fino alla fine di marzo. Il 16 marzo è il giorno ultimo in cui vanno versate una serie di imposte. Di seguito elenchiamo le tipiche scadenze fiscali e previdenziali che cadono ogni mese:
– Versamento delle ritenute IRPEF di dipendenti e collaboratori
– Versamento dei contributi previdenziali e assistenziali di dipendenti e collaboratori
– Versamento IVA del mese di febbraio per i contribuenti mensili
– Comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati contenuti nelle Dichiarazioni di Intento relative agli acquisti o prestazioni confluiti nella liquidazione IVA

Ecco invece le scadenze fiscali che annualmente cadono il 16 marzo:
– Versamento IVA in base alla Dichiarazione annuale dei contribuenti trimestrali
– Versamento della tassa di concessione governativa per la vidimazione dei libri sociali previste per le Società di Capitali

Vedi anche  Perchè pago il mio conto corrente?

Concludendo il 25 c’è la scadenza Intrastat dei contribuenti mensili.

Non c’è che dire, gli intermediari sono stati decisamente messi sotto stress dall’Amministrazione Finanziaria in questo marzo. Cosa accadrà l’anno prossimo?

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