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730 precompilato: le novità del 2016

Dal 2016, nel modello 730 precompilato, l’Agenzia delle Entrate inserirà anche i dati riguardanti le spese sanitarie sostenute dai contribuenti.

Il 730 precompilato, introdotto da quest’anno con l’art. 1 del Decreto Legislativo n. 175/2014 – Semplificazioni fiscali, ha dato finora all’Agenzia delle Entrate la possibilità di utilizzare esclusivamente i dati contenuti nelle Certificazioni dei sostituti di imposta (modello CU), le informazioni già presenti in anagrafe tributaria relative ad acconti versati, proprietà di immobili o contratti di locazione, ed alcuni oneri detraibili e deducibili quali interessi passivi su mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali, e oneri già presenti nelle dichiarazioni degli anni precedenti (ad esempio, le spese di ristrutturazione immobili ripartibili in più anni).

Dal prossimo anno, grazie all’implementazione del Sistema Tessera Sanitaria gestito dal Ministero dell’economia e finanza – Ragioneria generale dello Stato, l’Agenzia delle Entrate potrà utilizzare anche i dati relativi alle spese sanitarie per la redazione del 730 precompilato.

Le modalità di utilizzo dei suddetti dati sono state stabilite con Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 31 luglio 2015, e prevedono 3 passaggi:
1) i soggetti che erogano i servizi sanitari (medici, veterinari, ospedali, ambulatori e farmacie) inviano al Sistema Tessera Sanitaria i dati riguardanti tutte le prestazioni erogate;
2) l’Agenzia delle Entrate trasmette al MEF i codici fiscali dei contribuenti ai quali predisporrà la dichiarazione precompilata;
3) il MEF renderà disponibili all’Agenzia delle Entrate, solo in forma aggregata, i dati sulle spese sostenute dai soggetti individuati.

Per garantire la tutela della privacy sulle informazioni sanitarie, il Provvedimento spiega anche le modalità di accesso e di eventuale opposizione da parte dei contribuenti. Il diritto di opposizione può essere esercitato direttamente presso i soggetti che erogano i servizi sanitari, ma solo a partire dal 1° gennaio 2016, o accedendo al Sistema TS per chiedere la cancellazione delle singole spese affinché non siano più inserite nella dichiarazione precompilata.

Vedi anche  Contanti, sale a tremila euro il limite di utilizzo

Per le spese sanitarie sostenute nell’anno di imposta 2015, invece, il contribuente potrà richiedere al MEF, dal 1° ottobre 2015 al 31 gennaio 2016, la cancellazione dei dati dal Sistema TS via telefono, posta elettronica, o recandosi presso gli uffici competenti.
Si precisa che l’opposizione, e la conseguente cancellazione dei dati delle spese sanitarie, comporterà l’esclusione automatica del diritto al relativo rimborso.

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