Vai al contenuto

Voucher, l’INPS aggiorna la procedura

Con il messaggio n. 1668 del 15 aprile 2016 l’INPS, nell’ottica di un più puntuale controllo dei limiti economici previsti dal d.lgs. 81/2015 per le prestazioni rese nell’ambito del lavoro accessorio, ha introdotto nuove funzionalità che consentiranno di monitorare in maniera più efficace il rispetto dei limiti economici previsti dal legislatore in materia di voucher. Riportiamo di seguito le principali novità.

Accesso Legale Rappresentante
Le persone giuridiche committenti di lavoro accessorio potranno accedere direttamente alle funzionalità tramite il legale rappresentante che, dotato di PIN, entrerà come committente e dovrà indicare se vuole operare in qualità di cittadino o di azienda. In quest’ultimo caso deve obbligatoriamente inserire la partita Iva dell’azienda per la quale vuole operare e facoltativamente la matricola azienda.

Inserimento delega diretta
Il legale rappresentante che accede a nome dell’azienda è l’unico soggetto che può inserire deleghe dirette senza necessità di compilare il modulo SC53 presso la sede.

Inserimento autocertificazione
Effettuato l’accesso, la persona giuridica si troverà davanti una schermata nella quale potrà autocertificare di essere imprenditore, libero professionista o non appartenente alle suddette categorie. La distinzione tra imprenditore e professionista vale solamente ai fini statistici e le due categorie vengono trattate allo stesso modo ai fini del controllo del limite previsto per i voucher (2.020 euro). La mancata compilazione dell’autocertificazione non è “bloccante” ma sottopone il committente al controllo controllo automatico. Ad ogni successivo accesso, il committente potrà in ogni caso ottemperare a questa formalità. Nel caso di accesso senza PIN di una persona giuridica è consentito al committente di dichiarare di essere imprenditore o professionista, ma se dichiara di non esserlo viene avvisato di rivolgersi ad uno sportello Inps oppure di accedere con PIN. Resta ferma la possibilità per il delegato, per il quale sia stata acquisita la delega, di operare in nome e per conto del committente.

Vedi anche  Telefisco 2016, il nuovo regime forfettario supera il vincolo triennale

Controllo limite economico
Quando il committente persona giuridica che abbia dichiarato di essere imprenditore o libero professionista (o non abbia inserito l’autocertificazione) inserisce una dichiarazione, l’applicazione controlla che l’importo corrisposto dal committente al prestatore nell’anno, sommato all’importo presunto, non superi i 2.020 euro e in caso di superamento impedisce l’inserimento della dichiarazione di inizio attività. Analogamente, se inserisce una consuntivazione, l’applicazione controlla che l’importo corrisposto dal committente al prestatore nell’anno sommato all’importo della consuntivazione non superi i 2.020 euro e, in caso di superamento, impedisce la consuntivazione.

Argomenti Correlati